molte aziende quando effettuano investimenti di un certo tipo si danno un target di solito massimo 5 anni, dopo 3 anni abbondanti non vedendo salire (anzi scendere dopo il picco iniziale) i numeri e sopra tutto vedendo che i diretti concorrenti invece si spartivano il mercato senza accennare a scendere di numero è normale che in perdita netta ha dovuto chiudere il servizio, non c'erano i presupposti per recuperare senza perdere ulteriormente investimenti pesanti, concordo anche io sul fatto che Linux non c'entra nulla e concordo con chi dice che il vero problema era la gestione del catalogo e del mancato cross-service (perdonatemi il nome ma non sapevo come altro chiamarlo) con i cataloghi degli altri servizi a partire da Steam sopra tutto il non poter usare i giochi già acquistati dagli altri cataloghi
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