18-01-2023, 18:16
|
#8
|
|
Senior Member
Iscritto dal: May 2014
Messaggi: 335
|
Quote:
Originariamente inviato da ^VaMpIr0^
Inizio a trovare stucchevoli le lacrime dei top manager di ogni dove davanti ai licenziamenti. Come se il sacrificio fosse sulle loro spalle e non su chi perde il posto. Se parlano di decisioni dolorose, dovrebbero parlare del taglio enorme a TUTTI i manager e ridimensionamento di benefit e extra lusso. Allora potrei anche comprenderli.
Si parla di integrazione tra diverse (?) persone, ma se neanche riusciamo a toglierci un po' del MOLTO che abbiamo in favore di chi non ha nulla o poco più, come si può pensare che "i ricchi piangano"? Non fraintendetemi, giusto che chi crea un'azienda, ha delle qualità e raggiunge dei risultati pregevoli, debba ricevere la fetta più grande, d'altronde l'azienda è sua. Ma non necessariamente a scapito di chi ha dato la propria forza lavoro per fare di quella persona, una persona di successo. E poi, se produci e non in molti si possono permettere di comprare, come diventi "ricco"? Che fai, a quel punto, aumenti i prezzi? Licenzi? Così, questo cane che si morde la coda, presto o tardi la coda la finirà. Il capitalismo è fallace sin dalle sue radici. E molti di noi si sono lasciati convincere che fosse invece un ottimo sistema. Addirittura molti di noi hanno abolito mentalmente la lotta di classe, vero volano di progresso, perché, di volta in volta, tra un diritto in meno ed una regoletta in più, gli strumenti per autodeterminarci in quanto individui, ce li hanno spuntati o resi innocui.
|
per fortuna c'è ancora chi apre bocca per dire cose sensate, da incorniciare
|
|
|