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Originariamente inviato da AlexSwitch
Con vari gradi di nobiltà in base a cosa compravi... Le schede a basso costo ti rifilavano un sintetizzatore FM OPL2/3 con poche voci ( 8 o 16 non ricordo bene ).
Con una AWE 32 era come avere i Berliner Filarmoniker nel PC e con campioni digitalizzati... 
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Mamma mia, la AWE32! Quella standard con la memoria per la wavetable espandibile!
E' stata la mia prima scheda audio, prima di allora solo speaker, sbavando come un disgraziato quando andavo a casa di un amico che aveva una SoundBlaster 16.
Per me è stata pura meraviglia, dopo più di 30 anni appresso a pc e videogiochi credo che quello della AWE32 sia stato l'upgrade più desiderato che abbia mai avuto.
Tutto quello che è venuto dopo (lettori cd-rom, poi masterizzatori, poi acceleratori 3D, etc etc...) non mi ha dato nemmeno 1/100 dell'emozione che mi ha dato l'acquisto della AWE32.
A essere sincero all'epoca ero indeciso tra la Gravis Ultrasound Max e la AWE32 standard, poi mi decisi per quest'ultima pensando a un miglior supporto sw (saggia decisione col senno di poi).
Andai a lavorare un'estate intera, raggranellai ogni lira, poi finalmente presi il treno, andai nel mio capoluogo, attraversai mezza città a piedi (per risparmiare anche i soldi del biglietto) e arrivai al negozio dove l'avevo prenotata.
Entrai, chiesi della scheda... e mi portarono la Value edition, quella senza memoria espandibile.
Stavo per mettermi a piangere, poi alzando lo sguardo vidi la scatola della standard esposta su una mensola e dissi "VOGLIO QUELLA!"
Avevo con me i soldi per la scheda e per un paio di diffusori attivi (all'epoca se ricordate si usavano anche quelli totalmente passivi) discreti, peccato che il prezzo che mi avevano detto era per la Value spacciandola per la standard, e il prezzo della standard + casse era inarrivabile, 530000 £.
Così mi girai, tirai fuori il portafogli, contai tutto quello che avevo dentro e dissi al commerciante con sguardo speranzoso "Posso arrivare a 519000 £, bastano?".
Uscii dal negozio con la scheda bella inscatolata dentro lo storico Jolly Invicta (ci stava a malapena) indossato davanti per non cedere alla tentazione di levarmi lo zaino sul treno e rischiare di lasciarci la scheda una volta arrivato alla stazione del mio paese (per fortuna all'andata avevo comprato il biglietto per andare e ritorno, ricordate i vecchi biglietti fatti a tagliandino minuscolo di cartone duro?).
Arrivai a casa e chiamai un amico esperto di assemblaggio (all'epoca ero un po' titubante), ma non seppi resistere e montai la scheda nel fido 486 DX2-66 prima che arrivasse a casa mia.
Non avevo casse perchè avevo speso tutto per la scheda, così dovetti accontentarmi di un paio di cuffiette da walkman col cavo così corto che dovetti girare di traverso il case per riuscire a raggiungere la presa del minijack stereo.
Il resto è storia, mai goduto tanto in vita mia