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Old 26-11-2022, 13:43   #47
giuliop
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Originariamente inviato da Hiei3600 Guarda i messaggi
La logica / razionalità non funziona su tutto, l'unico modo per "Combattere" il fenomeno è farlo negli anni "Giovani" delle personei
Non capisco bene se tu stia dicendo che bisogni insegnare logica e pensiero critico fin da giovani (su cui sono d'accordo) oppure che comunque sia necessario usare altri metodi perché non funziona (su cui non sono d'accordo).

Certo è che per capire logica e pensiero critico ci vuole un certo grado di maturità: ai giovanissimi (direi, normalmente, almeno fino ai 13-14 anni) puoi cercare di dare una forma mentis, ma probabilmente la cosa più importante è evitare di inculcargli stupidaggini; ma è sulle persone mature che sono in grado di ragionare che possono fare maggiore presa.

Detto questo, che funzionino sempre e su tutti non è necessario, l'importante è che vengano insegnate e abbiano la possibilità di influenzare più persone possibile.
Del resto se è vero che alcune persone non si possono cambiare in alcun modo, qualsiasi cosa tu faccia non avrebbe comunque effetto su tutti, il che vorrebbe dire che bisogna accontentarsi di un risultato parziale.

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Originariamente inviato da Hiei3600 Guarda i messaggi
non quando hanno già 20-30+ anni
Mica vero.
Per esempio, per quanto riguarda la religione, ci sono degli atei relativamente famosi su YouTube (Paulogia, Matt Dillahunty) che sono stati cresciuti in comunità cristiane ed erano credenti ferventi, e che si sono poi "deconvertiti" proprio a quell'età, e moltissime altre persone che hanno seguito le loro orme.

Certo l'insegnamento della logica e del pensiero critico non è la bacchetta magica, ma non vedo altre possibilità che non siano perlomeno moralmente discutibili.

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Originariamente inviato da Hiei3600 Guarda i messaggi
Devi anche tener conto che certe credenze si basano su asserzioni non-falsificabili, tipo la classica "Non puoi provare che Dio non esiste", spesso ripresa dalle metafora del set di tè in orbita su Giove (una cosa di cui non ne puoi provare la non esistenza perché almeno attualmente è impossibile accertarsene); Ovviamente le persone con un minimo di criterio sanno che l'onere della prova sta a chi elabora l'asserzione, non a chi la disprova, senza contare il fatto che provare un negativo è spesso impossibile(e.g. non puoi provare che una cosa non esiste a meno di non aver esplorato l'intero universo, ma questo è uno standard assurdo).
La cosa peggiore è che l'esistenza di un dio è un'asserzione metafisica che ha supposti epistemologici ben diversi dalla teiera di Russell, perché quest'ultima, seppure con grandi difficoltà, potrebbe essere in teoria trovata, mentre un essere che è al di fuori dello spazio e del tempo (cosa già difficile da definire in partenza) non ci sarebbe accessibile in alcun modo.

Preoccupante è anche che la scienza moderna stia andando nella stessa direzione: la teoria delle stringhe e varie interpretazioni della meccanica quantistica sono più basate sull'eleganza delle [supposte] spiegazioni che sui risultati empirici, e questa non è senz'altro una buona cosa.
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Ἀξύνετοι ἀκούσαντες κωφοῖσιν ἐοίκασι ̇φάτις αὐτοῖσιν μαθτυρεῖ παρεόντας ἀπεῖναι. Ὕες γοῦν βορβόρῳ ἥδονται μᾶλλον ἢ καθαρῷ ὕδατι.
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