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Originariamente inviato da Dom77
nel mio impianto elettrico invece al massimo posso rompere un interruttore/deviatore/pulsante. nel mio caso con una piccola spesa sostituisco il pezzo guasto (e mi arrangio io senza dover chiamare un elettricista/tecnico specializzato)
quel che non c'è non si rompe. meglio un impianto semplice
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Sono d'accordo, tuttavia alle volte si rende l'impianto smart proprio per semplificarlo.
Nel mio caso ho una zona giorno (ingresso/soggiorno/sala/cucina) unico grande ambiente con 6 punti luce.
Quando mi sono trasferito qui ogni punto luce era comandabile da almeno 2/3 pulsanti (se così non fosse bisognerebbe fare avanti e indietro per avere la luce solo dove serve).
In occasione di una ristrutturazione ho eliminato tutti i deviatori.
Adesso ho un solo interruttore per ogni punto luce cui ho collegato uno shelly che comando vocalmente.
I 6 shelly mi sono costati probabilmente meno degli 8/9 pulsanti che non ho dovuto sostituire e l'impianto è molto più pulito.
Anche l'illuminazione esterna l'ho resa smart con un semplice sensore di luminosità.
Prima regolavo l'orologio una volta al mese, ma poichè orario di alba e tramonto variano giornalmente gli orari erano sempre un po' leggermente troppo lunghi o troppo corti.
Ora ho luce esattamente quando serve.
Ho reso smart anche una presa esterna dove ogni anno collego le luminarie natalizie; adesso non devo più uscire la sera al freddo per spegnerle prima di andare a dormire.
Altro problema che ho risolto con la domotica è stato il cancello: un telecomando costa una trentina di euro; tra "prima dotazione" e telecomandi rotti/smarriti avrò speso almeno 300Euro negli ultimi anni.
Adesso ho messo uno shelly in parallelo al pulsante che c'è dentro casa e tutti possiamo aprire il cancello direttamente dallo smartphone.
Ora vorrei mettere un impianto fotovoltaico.
L'impianto di riscaldamento è a gas, ma ho anche dei climatizzatori caldo/freddo.
L'idea è quella di rendere tutto smart, in modo che in inverno funzionino i climatizzatori quando viene rilevata produzione in ecceso dall'impianto fotovoltaico, così da privilegiare al massimo l'autoconsumo.
Quando invece la produzione è insufficente, e per le stanze che non sono coperte dai climatizzatori, usare l'impianto a gas.