Sicuramente siamo in ritardo, ma non la definirei una questione "chiusa", anzi. L'importante è rendersi conto che c'è un problema e non far finta di nulla.
Bisogna iniziare piano piano a spostare la produzione di tutto ciò che abbiamo delegato ai cinesi di nuovo in occidente... ci vorrà tempo? Pazienza. È un investimento che creerà comunque ricchezza e milioni di posti di lavoro, quindi vale la pena. Come varrebbe la pena finanziare la ricerca per trovare metodi alternativi per sviluppare tecnologia, che non abbia un impatto ambientale altissimo come l'estrazione delle così dette terre rare.
D'altra parte c'è anche un problema di coerenza: non si può da un lato lamentarsi di aver fatto accordi con autocrati (penso alla Russia) e poi dipendere in larga fetta da un altro paese autocratico, anzi peggio, comunista.
Finché continueremo ad avere governanti miopi e alle dipendenze di lobby extra-europee, certamente sarà dura.
Esistono delle vie di mezzo, e strizzare l'occhiolino a delle autocrazie non è il massimo per i paesi così detti "democratici". Bisogna stare molto attenti a non scivolare verso quel modello lì, l'abbiamo già visto durante la pandemia e non è stato piacevole per nessuno, anzi adesso paghiamo anche delle conseguenze sociali per quelle decisioni scellerate.
La crisi della democrazie occidentali deriva anche da questo, ovvero dal non scegliere e dal galleggiare.
In Italia la causa di questo è stata soprattutto quella di avere governi tecnici senza una chiara identità politica. Speriamo che qualcosa adesso cominci a cambiare.
Non penso che uno del partito opposto a Sala avrebbe escluso 1 milione di auto dall'accedere in città, comprese forze dell'ordine e persone che lavorano con mezzi quali camion.
D'altra parte, il livello di polarizzazione ideologica è arrivato ad un punto deprimente:
https://www.affaritaliani.it/politic...tml?refresh_ce
Tornando all'auto elettrica: è chiaro che probabilmente sarà il futuro della mobilità, ma non si può neanche spingere ad un cambio radicale senza pensare alle conseguenze, come in genere fanno i pasdaran dell'ecologismo come religione.