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Old 02-10-2022, 12:43   #14
lucale
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Io sono comunque dell'idea che questo genere di soluzione non sarà poi così tanto necessaria per la maggior parte delle auto, o per lo meno non dobbiamo pensare che ogni distributore di benzina dovrà essere sostituito con questo tipo struttura, perché molte di queste diventerebbero completamente inutilizzate e quindi inutili.

Ad esempio, ci si aspetta nei prossimi anni un aumento dello smart working e flessibilità oraria, con minore presenza durante la settimana sul posto di lavoro.
Ovviamente non avrà nulla a che vedere (speriamo) con il discorso pandemia, ma solo per una questione di politiche aziendali che stanno andando verso questo tipo di soluzione, perciò il traffico privato tenderà a diminuire sempre più e quindi meno veicoli in giro che avranno eventualmente necessità di fare un cambio batteria.

Poi, altro fattore importante da tenere in considerazione, è che chi uscirà di casa la mattina avrà già fatto il "pieno" lasciando l'auto in carica durante la notte.
Quando le persone usciranno ad esempio per andare al lavoro e/o fare le proprie commissioni giornaliere, nella maggior parte dei casi non avranno neanche necessità di fare il cambio batteria.

L'unico vero problema che potrebbe sorgere è quello relativo ai milioni di auto che rimarrebbero sotto carica nello stesso momento durante la notte, con conseguente collasso della rete elettrica, soprattutto per un paese limitato energeticamente come l'Italia.
Comunque come già detto da molti, una delle soluzioni potrebbe essere quella di proporre un sistema di tariffazione che avvantaggi la ricarica nelle ore diurne e incentivare quelle sul luogo di lavoro.
Anche una maggiore diffusione di impianti fotovoltaici privati aiuterebbe non poco.

Consideriamo anche che l'autonomia per un ciclo di carica completa è destinata a permettere di superare tranquillamente i 500 km. Questo renderà ancora meno necessario ricaricarla ogni giorno.
Quindi bisogna valutare attentamente ogni aspetto e studiare tutte le soluzioni possibili per evitare questo tipo di problematiche.
E tornando alla questione delle stazioni di scambio, una autonomia maggiore diminuirebbe di molto l'eventualità di doverli utilizzare quando si è in giro.

Alla fine penso che dobbiamo provare ad immaginare una cultura della mobilità intelligente che apporti solo vantaggi e non un modello peggiorativo solo perché si vanno a cambiare le abitudini giornaliere.
Un modello più propenso ad incentivare l'utilizzo del trasporto urbano, soprattutto per quelli che vivono lontano dalle città e agevolarli il più possibile con mezzi alternativi.

Io ad esempio che abito in un piccolo comune in mezzo alla campagna, sogno un giorno che si sviluppi una vera rete urbana di mezzi pubblici, che non passino poche volte al giorno come avviene normalmente perché qualcuno pensa sia solo necessario agli studenti per raggiungere le scuole nelle città.

Sogno ancora di più una rete di piste ciclabili per evitare di essere falciato da qualche automobilista o camionista come già ho rischiato nei tratti più stretti e cavalcavia.
Vivendo circondato da zone industriali e a 2 km dal casello autostradale (A1), a volte c'è più traffico nelle strade qui in campagna che in città nelle ore di punta

Infatti in certe giornate mi tocca usare l'auto proprio per questo motivo, altrimenti opterei sempre per la bici.
Con delle piste ciclabili e la presenza di una rete di autobus che mi collegasse ovunque, avrei due eccellenti opzioni in più rispetto all'auto, ma purtroppo mi tocca rimanere vincolato a quest'ultima per la maggior parte delle volte, altrimenti l'avrei già abbandonata e non penserei neanche di acquistarne una elettrica in futuro.

Non voglio dire che tutti dovrebbero seguire la mia linea. Al contrario, chi ha necessità diverse si prende l'auto e la usa quando e dove ne ha voglia.
Altri preferiranno gli autobus, altri la moto, la bici, ecc.., o alternandoli in favore delle proprie necessità.
A quel punto gli spostamenti sarebbero ben distribuiti e si ritorna al discorso iniziale dove inevitabilmente il traffico veicolare privato diminuirebbe e la presenza del battery swap rimarrebbe una necessità per pochi.

Vabbè a parole sembra tutto facile, poi metterle in pratica almeno in Italia è come scalare l'Everest senza ossigeno e pure senza una gamba
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