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Originariamente inviato da kliffoth
Mi pare che l'economia dei piani sia fallita da decenni.
Il prezzo lo fa il mercato, salvo correttivi statali per calmierare, ma di solito la cosa non si risolve bene, almeno nel medio/lungo termine.
Il mercato delle commodities ad esempio, ma praticamente tutti, è puramente speculativo, ed io vendo/acquisto petrolio, caffè, fosforo... sempre facendo una scommessa sull'evolvere dei prezzi futuri, e più substrato che nelle commodities non lo vedo.
EDIT...o vuoi mettere un guardiano con frusta a controllare i minatori che ti estraggono le materie prime per rivenderle al prezzo che dice lo stato.
Un prezzo fissato per legge fa pagare troppo un bene o si priva di possibilità di guadagno
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Mi pare che hai trascurato la parola ANCHE nel mio commento.
Cioè non serve che vi sia una speculazione sul prezzo come da te descritto, ma anche se il prezzo è fisso, o pressoché stabile, si può creare valore.
Non ho capito perché vendere petrolio equivale a fare una scommessa sul prezzo.
Vendo un barile di petrolio al prezzo che il mercato mi chiede OGGI (non tra un mese o un anno) e so che sto guadagnando tot perché a me che lo estraggo costa meno. Se tra un anno il prezzo salirà per mille un un motivo allora guadagnerò di più, se si abbasserà guadagnerò di meno, ma non c'è speculazione sulla vendita di beni.
Vendi per quello che vale il prodotto al momento.
La speculazione è scommettere che il valore cambierà nel futuro.
Ed è un guadagno diverso dalla vendita di un bene, appunto, derivato.
Poi si può speculare su basi può o meno solide riferiti alla realtà dell'economia oppure lanciare i dadi e dire che il valore salirà perché nello schema Ponzi i gonzi non sono ancora esauriti ma senza fare i conti con l'oste (il vero speculatore con taaaanti soldi) che decide di vendere intanto che non lo ha fatto qualcun altro prima di lui.