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Originariamente inviato da Pess
Io credo si sia perso il focus di questi incentivi: l'obiettivo è facilitare la transizione verso veicoli ad emissioni zero (durante l'uso ovviamente), e non solo spingere al cambio di vetture con motore termico vecchie con altre più nuove.
Qui si parla quindi di transizione, non di assistenzialismo e, restando quello l'obiettivo, a mio avviso era assolutamente lecito finanziare con bei soldini vetture da 45-50 k€, perché vai a sostituire proprio quelle a motore termico inquinano di più ed elettriche economiche ad oggi (ancora) non esistono.
Il fatto che chi spende 40 k per una auto allora ne ha anche 50 da spendere non regge, cmq si invogliano le persone a cambiare, che è l'obiettivo degli incentivi stessi.
Le vetture elettriche costano e da qualche parte bisognerà iniziare. Non è democratico per ora, lo capisco, ma come tutte le transizioni si deve iniziare dallo stato attuale delle cose (si potrebbe dire lo stesso per gli incentivi all'installazione di pannelli fotovoltaici o alla ristrutturazione per coibentare meglio le abitazioni).
Ci saranno sempre persone che non potranno permettersi auto da 14k neanche con gli incentivi e quindi? Per democratizzare gli incentivi che faremo?
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Gli incentivi sono assistenzialismo alle case automobilistiche incapaci di risollevare un mercato di fatto morto, una parte della maggioranza era contraria proprio a metterli, comunque si è deciso per finanziare solo le elettriche di fascia bassa, cioè quelle che non compra chi i soldi già li ha e che invece va cercando solo lo sconticino per regalarsi la macchinuccia nuova...le elettriche ormai sono etichettate come "auto dei ricchi".
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