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Old 14-03-2022, 14:14   #28
Wrib
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Originariamente inviato da Notturnia Guarda i messaggi
Now, despite all the caveats listed above, it’s undeniable that Bitcoin not only consumes a lot of energy but produces externalities in the form of CO2 emissions.

tratto dall'articolo che hai linkato.. e in questo momento in Francia c'è una legge che obbliga le attività a ridurre i propri consumi fino al 60% entro 10 anni.. anche BTC ridurrà i consumi del 60% ? e non è pari lavoro o altro.. 60% in meno rispetto al consumo dei precedenti 10 anni...

se dobbiamo ridurre i consumi aggeggi virtuali come BTC sono solo uno sperpero di risorse che si dovevano usare diversamente, specie adesso che l'energia è alle stelle lo spreco è ingiustificabile
Hai ragione è auspicabile una riduzione dei consumi.

Ma io approccerei il problema in un altro modo.

Io, stato, (o io ue) mi trovo di fronte ad una nuova industria (quella del mining) che reputo troppo energivora rispetto a quello che percepisco apporti alla società.

Inoltre io, stato ( o unione di stati, come l'ue), ho responsabilità sulla mia quantità totale di emissioni annuali di co2.

Se reputo che il mining, oltre un certo livello di consumi elettrici annui, mi faccia sforare tale quantitativo di emissioni potrei regolamentare il settore: per fare mining bisogna registrarsi in una specifica categoria industriale e stilare contratti elettrici ad hoc per tale codice industriale.

Stabilisco la quantità massima di energia elettrica che posso permettermi di vendere a tale settore, e la faccio pagare molto cara (assegnata per bando ai miner disposti a pagarla più cara).

Essendo il primo stato ad introdurre una simile tassazione, in prima battuta i miner si sposteranno negli altri stati del mondo perchè troveranno energia a buon mercato.

Ma gli altri stati del mondo si accorgeranno dell'aumento di consumo elettrico del mining presso il loro territorio e faranno lo stesso ragionamento: questo consumo mi farà sforare i parametri ambientali che mi sono prefissato. E quindi gli stati uno ad uno introdurranno lo stesso meccanismo di tassazione per limitare il mining ad un tetto annuale massimo di energia elettrica consumata. E guadagnandoci pure in tasse..

Quando tutti gli stati avranno introdotto un simile sistema di tassazione i miner si "spalmeranno" tra tutti gli stati del mondo perchè l'unica fonte di energia che potranno acquisire legalmente sarà quella tassata e dedicata a tale settore.

Questa proposta assurda invece prevederebbe proprio il divieto non solo di fare mining ma di "fare trading" di cryptovalute considerate energivore (leggi: pow). Ogni singolo stato è responsabile delle proprie emissioni annue secondo gli accordi climatici che ha stilato o meno. Non spetta all'unione europea vietare in toto il pow nella speranza di affossare di valore di tali cryptovalute in modo da non renderle interessanti da minare nemmeno negli altri stati del mondo.

Aggiungo inoltre che se un singolo stato dell'ue volesse puntare sull'industria del mining per raccogliere tasse, avendo in mente la massima co2 che può immettere ogni anno, non potrebber farlo. Magari uno stato disposto a sacrificare qualche altro tipo di consumo per dare più spazio al mining, quindi inquinando uguale sul totale non potrebbe farlo perchè lo dice l'ue? L'ue è una figata per essere competitivi a livello mondiale (assieme contiamo qualcosa economicamente, sono pro euro e l'ue per me economicamente è un bellissimo e vantaggioso gentlemen agreement) ma quello dovrebbe restare, un gentlemen agreement per mero interesse economico comune, per contare qualcosa sullo scacchiere economico globale. Ma questi signori in sordina ogni giorno decidono cosa è ammesso o meno per tutto il continente, sta diventando una sorta di futuro alla demolition man. Altro esempio..giusto qualche mese fa si è deciso che anche i mezzi motorizzati fermi nel proprio garage devono essere assicurati, gli stati nei prossimi anni dovranno renderlo legge..
Assurdo che una cosa come le crypo possa essere vietata a livello europeo..eventualmente dovrebbero essere i singoli stati a decidere, in accordo con la propria sensibilità sull'argomento, ed eventuali cittadini di uno stato ue in cui è vietato possono spostarsi in un'altro in cui non lo è..o viceversa cittadini di uno stato ue che le vorrebbero vietare potrebbero spostarsi in uno stato in cui sono state vietate..questo concetto applicatelo a vari argomenti..l'ue sta creando un appiattimento di cosa si può o meno fare, per me sarebbe più figo poter scegliere in quale stato ue vivere cercando quello che come leggi rispecchia meglio le proprie convinzioni su cosa debba essere vietato o meno , nell'unica cosa armomizzata che dovrebbe essere lo spazio economico..il poter "vietare cose" a livello di un intero continente non mi suona bene.

Ultima modifica di Wrib : 14-03-2022 alle 14:34.
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