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Originariamente inviato da ramses77
Bel discorso, ma trascuri un piccolo particolare.
Mentre l'efficienza delle auto a motore endotermico è una condanna, perchè dipende per lo più da ciò che succede "dentro" l'auto (e se la vuoi migliorare le devi cambiare con una tecnologia più recente), con le elettriche l'inefficienza, stando al tuo ragionamento che non voglio confutare, avviene "fuori", o "prima" se vuoi.
Ne consegue che con il miglioramento della produzione energetica fuori dall'auto, che sicuramente avverrà nei prossimi anni con politiche energetiche già programmate, e quindi in pochi punti noti di produzione rispetto al parco circolante, automaticamente si trarranno benefici enormi per tutti.
C'è molto più margine in sostanza, senza tirare in ballo considerazioni sulla rinnovabilità dell'energia elettrica (che è potenzialmente infinita, basta solo trovare il modo migliore per generarla), rispetto a gas e petrolio, che infiniti non sono e soprattutto in Italia dobbiamo comprare da altri, inquinamento, aria nelle città etc. etc.
Sul fatto che la mobilità elettrica sia acerba sono pienamente d'accordo, ma parliamo di un ragazzino che deve ancora entrare in adolescenza, che però rispetto a quando era piccolo ha fatto molti passi in avanti.
La mobilità ICE invece a me sembra arrivata, perchè siamo nel 2022 e nonostante gli EuroX che inquineranno pure meno, ci propongono cmq auto 1000-1500 di cilindrata dati per ecologici che però consumano come spyder di 30 anni fa.
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Mi sembra che @super-vegeta ti abbia risposto molto bene e nel merito. e lo ringrazio per questo.
Inutile ostinarsi!

e fare l'ottimista incallito! Serve realismo.
L'efficienza dell'intera filiera elettrica mina alla base quella, pur ottima, del motore elettrico. E non si vedono all'orizzonte nuove tecnologie, davvero green, perché l'eolico, il solare, e l'idroelettrico (che ha pure il limite di privare d'acqua enormi zone sottostanti alle dighe), le turbine sono già quello che abbiamo
non solo oggi ma anche domani!
Proprio su queste pagine si è letto che la plastica delle pale eoliche al contatto con l'acqua di mare si degrada entrando direttamente nella catena alimentare del micro-plancton, notizia proveniente da un Paese nordico che ha lanciato l'allarme. Immagina i danni alla pesca!
Insomma non abbiamo niente di meglio sottomano a breve, forse tra 20/30 anni la fusione nucleare sarà realtà, ma per ora è ben lungi da esserlo.
Tant'è che - se hai notato - la politica comincia di nuovo a parlare di nucleare (a fissione), malgrado sia stato bandito dai referendum (ma tanto se ne fregano, come per l'acqua pubblica - sancita dal referendum del 2011 - la cui privatizzazione è stata inserita nel PNRR, silentemente). Perché lo fanno? Semplice: sanno che l'energia sarà un problema a breve, o forse lo è già visti i rincari.
Quindi se l'energia è un problema a tutt'oggi insoluto, fin d'ora dovremmo lavorare ad una decrescita, ad un ri-utilizzo, ad una produzione calmierata, a politiche di riparazione dei beni, ed anche ad una politica di progressiva responsabilizzazione della riproduzione perché siamo troppi e non ce la si fa (a livello mondiale), con le risorse tutte, non è solo questione del petrolio, che si esaurisce ed inquina.