Quote:
Originariamente inviato da Darkon
dado non sto a risponderti a tutto perché altrimenti non la finiamo più ma su un punto ci tengo:
Secondo me sbagli su un aspetto fondamentale: il fatturato.
Io non lo faccio mica per il fatturato... se lo facessi per quello ci sarebbero metodi molto più redditizi di fare soldi.
La differenza sta in chi vive per superarsi e chi no. Molti miei colleghi, gente comunque di successo sia chiaro, arriva al budget e poi ragiona dicendo "il mese prossimo si vedrà". A me non interessa quanto è il budget se ho fatto 100 voglio 101, se ho fatto 110 voglio 111 e sia chiaro non me ne viene niente di concreto... non guadagnerò 1€ di più né tantomeno sarò notato da qualcuno più di chiunque altro sia arrivato a budget.
Quello che non si vuole capire è che la vera sfida è con se stessi e non per "guadagnarci qualcosa". Perché io lavoro prima di tutto per superare i miei limiti e andare sempre oltre.
Ovviamente verrà il giorno in cui non solo non potrò più superarmi ma nemmeno riuscirò più ad avere la forza di fare quello che facevo e quel giorno se l'azienda mi dicesse è stato bello ma ciao farebbe solo che bene. Da qualche parte ci sarà un giovane che ha bisogno di quel posto per superare i suoi limiti e io che non sono più utile è bene che stia a casa.
Approcciarsi al mondo del lavoro con la mentalità "lo faccio per i soldi" o peggio ancora "faccio il mio e arrivederci e grazie" è la strada più breve per il fallimento. Sia personale che lavorativo.
|
Esatto, neanche te ne accorgi di essere nell'ingranaggio del fatturato: se ho fatto 100 devo fare 101, se ho fatto 101 devo fare 102 e così via fino a che non riuscirai a fare 117 e quindi ti sentirai un fallito (anzi ti diranno che sei un fallito)... ma non lo sei un fallito ora e non lo sei se non fai 117... non é un obbierttivo che dice se sei o non un fallito... non é così che deve funzionare il mondo, non é questo lo scopo per un mondo migliore... il tuo é un ingranaggio per sopraffare chi é più debole di te e te (e quelli come te) vuoi poter dargli il colpo di grazia senza che abbia uno scudo difensivo come un sindacato.