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Originariamente inviato da floss72
La posizione di Tasslehof è condivisibile dalla visione del sysad ma chi non può riscrivere codice o reingegnerizzare i workload passa a public cloud o roba del genere perché il costo di personale esperto ,che ti farebbe risparmiare con un tuo cluster , sta salendo sempre più
Rassegniamoci…avremo sempre più sysad che in realtà sono tecnici esperti di pdl e di client…e quindi non esperti
Per questo si manager piace il cloud fatto da altri
PS io non sono un sysad pronto ad essere smentito
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Se con sysadmin ti riferisci a chi semplicemente si occupa di installare server/vm/instance e manutenerle probabilemente hai ragione (sebbene ci sia talmente tanto da fare anche su questo versante che credo ce ne sia a sufficienza per almeno 3-4 o 5 generazioni di sysadmin, non hai idea delle porcate che veda nel mio lavoro e francamente mi vien da dire che "ce n'è per tutti" anche solo per sanare l'esistente

).
Se invece allarghiamo un po' il perimetro e consideriamo quello che veramente dovrebbe fare un sysadmin (progettazione, configurazione, monitoraggio, hardening, sicurezza e gestione infrastrutturale) lasciami dire che il lavoro del sysadmin non è affatto in declino, anzi l'opposto.
Considera che anche tutto quello che metti online su architetture "serverless" deve essere manutenuto, monitorato, backuppato, gestito.
Questo ora è il lavoro di sysadmin di alto profilo (vogliamo usare il parolone tanto di moda, abusato, anzi usato a sproposito "devops"? Usiamolo) e questo ci sarà sempre e comunque anche in architetture di questo genere perchè il 99,9% degli sviluppatori non va oltre al commit su git, il resto (pipelines, container/pod, monitoraggio, backup, hardening) è vuoto cosmico se lasciato in mano ai dev.
Prendi il caso specifico di OVH, come ho detto non so nello specifico cosa usi il loro nuovo servizio, ma sono pronto a scommettere che sia Openstack, secondo te un dev (con le pressioni che ha sui tempi di rilascio) può occuparsi anche dell'infrastruttura? Non esiste.
E OVH (salvo nel caso dei servizi managed, che costeranno un occhio della testa e saranno inaccessibili nel 99,9% dei casi) offre appunto gli strumenti e le risorse per creare l'infrastruttura, poi su quella va costruito tutto e non esiste niente di "automagico", occorre qualcuno che conosca reti, storage, monitoraggio, gestione sistemi, logging, analisi degli stessi, problem solving, etc etc etc...
Quello che dici sui manager e sui loro "desiderata" è verissimo, loro sognano un mondo in cui tutto è a consumo e basta pigiare una checkbox e pagare e qualcuno fa il lavoro.
Ma questo è qualcosa che esiste solo nella loro testa, perchè gli scenari non sono mai riconducibili a quei pochi casi previsti dalle procedure proposte dai provider, serve sempre customizzazione, dettaglio, progettazione, insomma qualcuno che ci metta la testa.
Questa idea del prodotto preconfezionato che va bene a tutti è sempre esistita e non ha mai funzionato.