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Originariamente inviato da articolo"
Jei Ellsworth aggiunge che potrebbe essere utile consentire la produzione privata di chip di alta qualità. "Gli strumenti che abbiamo oggi potrebbero rendere i processi alla portata di operazioni su piccola scala e per alcuni problemi penso che abbia molto senso", afferma.
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Ora è chiaro perché è stata licenziata da Valve.
Avrà proposto di fare il chip della console "nel garage dell'azienda".
Senza sapere cosa serve per davvero per realizzare un chip che non abbia transistor grandi come francobolli.
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Originariamente inviato da acerbo
poi diteci quanto ha speso tra apparecchiature ed energia per realizzare un chip che vale 2 euro a stare larghi 
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2 euro? Ahahaha, con 2 euro trovi chip 2000 volte più complessi di quelli.
E' come la tessitura a mano che si faceva una volta in casa rispetto a quella automatica nelle fabbriche.
Per quando sei bravo, ha soldi ed energia (pulita ovviamente, sia mai che usi l'energia delle centrali a metano che si sa funzionano per nessuno, tutti usano energia "pulita" ora) non puoi competere con la precisione di apparecchiature di svariate centinaia di milioni di dollari rispetto a tuo giocattolo in garage. Non sarai così efficiente nella produzione e nell'uso delle risorse usate, per cui il tuo chip oltre che a costare di più perché ci metti 100 volte il tempo di una industria "seria", sarà una robetta insulsa in termini di capacità di calcolo e in proporzione sarà pure costata 100 volte tanto in energia e materiali. E non si sa poi dove li abbia buttati quegli acidi e i materiali nocivi che si usano.
Certo, utile commissionare chip a privati nei loro garage.
Manco per i chip della Lego vale lo sforzo.
Poi, tanto di cappello al ragazzo che sta sperimentando di propria mano come si realizzano veramente i circuiti, roba che non è alla portata di tutti.
Ma se vuole progredire nella complessità alla fine dovrà sborsare sempre più soldi per macchinari migliori, avere materiali migliori e costi energetici maggiori.