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Originariamente inviato da TheMonzOne
La mobilità urbana non riguarda solo le grandi città piene di traffico e semafori. Fuori dai grandi centri urbani non è raro trovare lunghi rettilinei tra un paese e l'altro o strade secondarie meno trafficate di altre dove poter dare "libero sfogo alle gambe". Ho anche detto "tralasciando le discese" ma vanno considerato anche quelle.
La differenza tra "ciclisti della domenica" e "pendolari su 2 ruote" di fatto non c'è perché tu, che hai detto di far parte di entrambe le categorie, l'assicurazione non la paghi né per andare in giro la domenica né per andare al lavoro ma, potenzialmente, in entrambe le occasioni potresti superare i 25km/h e, magari, i 50.
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Se parli di "chiunque sia un minimo allenato" dicendo che "supera agilmente i 25 km/h anche con la normale bicicletta" non stai parlando di codice della strada, stai parlando di gambe, allenamento, forza e tipo di attività fisica. Non stai parlando di bolli, assicurazioni, targhe, etc. Quindi no, di nuovo: il ciclista medio non arriva a quelle velocità senza assistenza, e non le supera perché a quella velocità l'assistenza stacca, a meno che non sia stata manomessa.
Chi chiede di rimuovere certi limiti normativi non vuole dare libero sfogo alle gambe, vuole ridurre o eliminare il fattore gambe dall'equazione. Non c'è problema: basta acquistare un ciclomotore. O non va bene perché si deve avere il patentino, la targa e soprattutto il casco, che oggi come oggi non è obbligatorio in bici? 'Sto aggeggio ha un kW di potenza e volerlo vedere come una bici solo perché ci somiglia è un'assurdità: nessuno lo userebbe come tale.