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Originariamente inviato da piwi
Mah ... infatti, il confronto costruttivo è sempre positivo. Io sono tradizionalista, ho un desktop che sembra quello di Windows 98, finchè riesco a riprodurlo, ma non ho intenzione di rinunciare ai vantaggi del nuovo sistema operativo. Non essendo un programmatore, scandaglio la rete, cerco le soluzioni, faccio le mie prove; poi, assumendomene i rischi, su PC privati, passo dal "test" alla "produzione". Prima di passare da Windows 7 al 10, ho fatto prove sul nuovo sistema per un paio di mesi in VM; poi ho installato una LTSC, per evitare rischi connessi agli aggiornamenti semestrali, ho applicato le mie personalizzazioni, non solo estetiche, ma anche legate alle associazioni dei files, e da circa tre anni vivo felice. Con Windows 11 - del quale, comunque, apprezzo molto il nuovo Explorer, mentre l'interfaccia ribbon di Windows 10 non riesco a sopportarla - sarà lo stesso, quando troverò un valore aggiunto nel migrare, lo farò; nel frattempo faccio le mie prove e se posso aiutare qualcuno trasmettendo le soluzioni trovate, lo faccio.
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Benissimo,
questo è condivisibile al 100 %. Io riassumerei in: non temi il cambiamento, anzi lo desideri, ma vuoi essere sicuro prima di procedere all'installazione.
Più o meno il contrario del sottoscritto, io, quando "annuso" un aggiornamento, oppure una nuova versione, degna di essere considerata affidabile anche per la provenienza da società dalla reputazione seria, come per esempio un O.S. di Microsoft, io faccio un minimo di indagine per essere informato sulle caratteristiche e poi procedo a occhi chiusi ad installare anche preview o versioni beta.
Inoltre, come ho fatto sia con Windows 10 e sia con Windows 11 ho partecipato al programma di Insider preview dando il mio piccolissimo contributo inviando qualche feedback e mettendo a disposizione il mio PC per i vari test man mano che si rendevano disponibili le varie build.