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Originariamente inviato da randorama
boh, se lo stato considera un prezzo di default a prescindere da quanto l'ho davvero pagato, mi sembra un po' una vaccata.
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Quello è il valore al 31/12 di BTC (23.495), ed è rilevante solo per determinare la soglia, altrimenti con la volatilità potresti essere un giorno sopra la soglia, il giorno dopo sotto e così via.
Nel calcolo delle plusvalenze vale sempre prezzo di realizzo meno il prezzo di acquisto. Il prezzo di acquisto è facilmente ricavabile dall'exchange, che in genere ha anche modo di produrti dei prospetti ai fini fiscali. Se stai vendendo solo una parte di un portafoglio che hai acquistato a più scaglioni, si suppone che stai vendendo le ultime che hai acquistato, a ritroso (L.I.F.O.)
Il discorso mining invece credo non sia proprio contemplato, non le hai né comprate né ricevute in regalo, non le hai detenute su un exchange e non hai un necessariamente un fine speculativo. Molti miner finché non raggiungono il ROI vendono immediatamente quello che minano, perché hanno sostenuto delle spese ingenti per avviare l'attività, in tal caso credo sarebbe più corretto dichiararle come reddito. Per minare 51K di crittovalute devi avere una bella farm.