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Old 10-06-2004, 14:56   #99
fabius00
 
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Portiere, nato il 3 settembre ’82, quest’anno è stato il dodicesimo giallorosso alle spalle di Pelizzoli. In Germania è stato la riserva di Amelia, altro portiere di scuola romanista



dal nostro inviato

ROBERTO AVANTAGGIATO


BOCHUM - La festa è stata lunga, chiassosa e animata. E’ durata fino alle tre della mattina ed ha messo un po’ a soqquadro la hall e il sesto piano dell’albergo a pochi passi dal Ruhrstadium, làddove l’Italia di Claudio Gentile ha conquistato il quinto europeo della sua storia. Qualcuno ci ha rimesso la giacca, qualcun’altro si è fatto male ad una mano. Tutto nel clichè, comunque, di una festa particolare, di quelle che magari capitano una volta sola nella vita. Ma martedì notte, c’è stata anche una festa nella festa in casa Italia. La festa giallorossa di Daniele De Rossi, Cesare Bovo, Alberto Aquilani, Carlo Zotti e Gaetano D’Agostino, i cinque romanisti diventati campioni d’Europa, e a cui sono giunti anche i complimenti di capitan Totti, e la festa di Alberto Gilardino, che giallosso sta per diventarlo. Proprio il bomber azzurro, rivelazione dell’anno, aspetta (e spera) dopo essersi fatto raccontare dagli altri giallorossi cosa vuol dire giocare nella Roma. «Non sono ancora quale sarà il mio destino. Spero, però, che si decida al più presto», ha spiegato l’attaccante, tornato in Italia via Milano insieme a Gentile.
Sull’aereo diretto a Roma, invece, il resto della comitiva, con un altro campione d’Europa che attende che venga ufficializzato il suo ritorno a Roma. «Ancora non so niente di cosa accadrà - spiega Cesare Bovo, rivelazione dell’under 21 - ma ritornare alla Roma per giocarmi un posto sarebbe una cosa fantastica. Magari torno con Gilardino, un vero campione». Bovo, che da due stagioni gioca a Lecce, in Germania ha messo in mostra doti di rapidità e di anticipo che da sole bastano a concedergli una chance in maglia giallorossa. La stessa che ha già avuto Daniele De Rossi, che sembrava destinato ad un europeo di secondo piano ed è invece diventato un protagonista assoluto. Gol a parte (splendido quello contro la Serbia-Montenegro in finale), il centrocampista ha dimostraro che senza la pubalgia che lo tenuto fermo a lungo, De Rossi probabilmente oggi starebbe in Portogallo insieme a Cassano e Totti. «Ho vissuto in un sogno - ha spiegato - Per me che non ho mai vinto nulla, vincere un europeo è qualcosa di grande». Scampoli di europeo, invece, per Gaetano D’Agostino e soltanto panchina per Carlo Zotti, due giovani che in Europa hanno già dimostrato di valere con la maglia giallorossa.
Insieme a Bovo torneranno a Roma anche Alberto Aquilani, che a Trieste ha messo in mostra tutte le sue qualità di centrocampista ma a Bochum ha fatto da mascotte, e Giorgio Chiellini, che non è andato all’Europeo soltanto perché il Livorno non l’ha fatto partire perché impegnato a conquistare la serie A. Per entrambi, Gentile ha già pronto un posto nell’under 21 che verrà.