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Originariamente inviato da Therinai
Vero, volevo scriverlo anche io ma mi sono dimenticato. Che ci azzecca lo shortage di chip con i ritmi di assemblaggio delle schede, considerato che l'assemblaggio avviene dopo la produzione dei chip? Anzi al limite è il ocntrario, ovvero che lo shortage fa lavorare meno chi assembla.
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la risposta ai vostri dubbi è nell'articolo stesso:
<<Le fabbriche che producono componenti informatiche stanno lavorando a ritmi sempre più incessanti per poter recuperare il terreno perduto ed essere in grado di soddisfare l'elevatissima domanda di prodotti.>>
Forse non è troppo immediata e provo a rispiegarla con un esempio:
1.alla fabbrica di schede assemblate arrivano 100 richieste/mese.
2.da gennaio a giugno la fabbrica soffre di shortage di materie prime, riesce a soddisfarne il 75%
3.a luglio riprende la fornitura di materie prime, la fabbrica ha accumulato un ritardo sulle consegne e oltre alle 100 schede da assemblare di luglio ne ha 150 extra da ordini arretrati.
4.iniziano i doppi turni, cambiano i ritmi, la gente si esaurisce, ecc ...
ovviamente i numeri son messi li a caso, solo per far capire il meccanismo in atto ora in molte aziende (anche qui, sig)