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Old 08-07-2021, 14:07   #6
Piedone1113
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Originariamente inviato da CrapaDiLegno Guarda i messaggi
Credo che i motivi principali siano essenzialmente 2:
1. costi. Se TSMC va in Cina a dire che vuole aprire una mega fabbrica il governo Cinese li obbliga ad accettare un aiuto del 50% così che la fabbrica è per metà cinese ma a TSMC costa la metà (e stiamo parlando di cifre a 9 zeri, non noccioline).
Anche il costo dell'energia è importante, per cui non tutti i posti sono buoni.
Senza contare ovviamente la questione logistica e infrastrutture, visto che una mega fabbrica del genere necessita di rifornimenti continui E SICURI di materiale sia in ingresso che in uscita.

2. manodopera. Ora leggo che forse Intel vorrebbe aprire una fabbrica qui da noi. A parte la forzatura nell'interpretazione delle parole del CEO, ma come si può pensare che sia possibile fare una cosa del genere? A parte la questione burocrazia, superata la quale dopo un anno non sei ancora sicuro che un manipolo di "prebenisti" non ti fermi i cantieri in nome di una non meglio specificata motivazione ambientale (nonostante le autorizzazioni già ricevute), chi assumi per far funzionare una cosa del genere?
Mario l'idraulico e Peppino l'elettricista, quello che non fa fattura?
Quante persone CAPACI (realmente non solo sulla carta) esistono in Italia in grado di lavorare in un posto del genere dove precisione e rispetto rigoroso delle regole sono di fondamentale importanza?
E anche se trovassi un numero sufficiente di laureati o con un livello di istruzione adeguata non avrebbero alcuna specifica formazione per tale lavoro.
Servirebbe che venissero "maestranze" dall'estero con ovviamente costi maggiori.
Ora ho parlato dell'Italia come caso limite per evidenti impossibilità di fare una fabbrica del genere, ma anche in altri paesi le cose non sarebbero tanto diverse (burocrazia a parte).
E quando devi investire in un'opera che vuoi che vada in produzione il più presto possibile (2 o 3 anni, da noi i tempi di costruzione di un supermercato) dal costo di svariati 9 zeri, avere il dilemma di trovare il personale adeguato e in numero sufficiente non è una cosa secondaria.

Poi ovviamente rientrano tutta una serie di altre cose, come la stabilità sociale e le garanzie del lavoratore, per cui in paesi come la Cina (ma anche negli USA che tanto fanno quelli che difendono i diritti) assunzioni e licenziamenti in libertà sono cosa normale e garantiscono l'avere le persone "motivate" (per non dire sfruttate) ma anche più semplicemente non avere reali fannulloni ed incapaci tra i piedi a far più danni che contribuzione al lavoro complessivo.
E da noi (come in altre parti, ma da noi è ormai una cosa vergognosa) se hai la sfortuna di assumerli sei praticamente fregato e te li tieni con il rischio anche di perdere le cause civili per immotivato licenziamento o per mobbing se ti permetti di metterli da parte.

Praticamente si va dove già esistono le condizioni per realizzare queste "delicate" fabbriche dai costi spropositati senza tentare la fortuna avventurandosi in situazioni sconosciute o conosciute e avverse.
Guarda che in Italia e Germania esistono gia fonderie, e non mi sembra che ci siano problemi di sorta.
Il problema piuttosto è dell'approvigionamentao delle terre rare e delle carote.
Tutto il resto sono cose limitate alle realtà USA.
Se poi non hai una tradizione dietro ( come in ogni altro lavoro) devi prima formare per bene il personale e successivamente andare a regime.
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