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Originariamente inviato da nickname88
L'errore lo puoi osservare da questo tuo esempio.
Parli di caffettiera ma ciò che a te DEVE interessare è solo e solamente il caffè da ingurgitare ( e per caffè intendo la bevanda già pronta ).
Se fosse possibile materializzare il caffè da internet la macchinetta o la moka non servirebbero più a nulla.
Quello a cui tu ti stai riferendo semmai è lo sfizio di poterselo preparare da sè alla vecchia maniera o un senso di sicurezza psicologica in più dall'entrare in casa e sapere che c'è la caffettiera in cucina.
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Il caffé pronto da bere non e' prodotto in serie industriale, il risultato non e' mai lo stesso. Qualcuno potrebbe preferire non tanto la "sicurezza della casa" in sè ma la pulizia della propria caffettiera, il tipo di macinato, il tipo di acqua che viene utilizzata (c'e' acqua e acqua), la pulizia della tazzina che si lava in proprio e propria, il risultato finale. Non e' detto che debba interessare solo il "prodotto" finale, ma qualcuno potrebbe (perchè no) preferire la moka classica proprio per come la si prepara.
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L'affitto di un bene è un male laddove tu già sai che lo userai a tempo indefinito, non dove invece sappiamo già che dopo un certo periodo applicazione e HW diventeranno obsoleti o saranno destinati allo scaffale.
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Non penso che la logica di "affitto" in sè sia negativa ma che sia differente con pro e contro. Con hardware e software anche molto obsoleti e' possibile costruire configurazioni x64 che sarebbero ancora perfettamente utilizzabili come macchine "office" economiche persino con uno schermo LCD dell' epoca, "al pari" di un moderno low end comprato con l'intenzione di leggere e scrivere mail e lettere, inviare curriculum vitae o leggersi le news. Piu' che l' ansia di perdere i videogiochi "in affitto", noto facilmente la introdotta complessità; la persona che avesse invece gli stessi giochi su supporto li potrebbe teoricamente giocare anche dopo 20 anni. Ho un Commodore 64 che funziona perfettamente ancora, diverse console di fine anni 80 che funzionano perfettamente con molti giochi tutti originali con scatola e manuali..che sia collezionismo o per videogiocare, esse svolgono ancora oggi la loro perfetta funzione. E' un mercato per privati ma pur sempre un mercato che detta le sue "regole" e pone un valore corrispettivo a quell'hardware o software sebbene sia io tra i primi a trovare talvolta ridicoli i prezzi a cui vengono venduti certi componenti hw retrò. Non vedo pero' molta differenza con i meccanismi con cui il valore sul mercato e' dato al prodotto nuovo. Tra l'altro la rarità non e' solo un problema dell' usato, vediamo oggigiorno cosa succede anche nei prodotti consumer elettronici che non si trovano.
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E' come la storia dei film in streaming.
Sicuramente qualcuno abituato a guardarsi ogni films 100 volte ogni anno per tanti anni ci sarà sempre ma rappresenta una nicchia.
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Non e' raro per un apppassionato di cinema, ma quello che legittimamente vedesse lo stesso film 100 volte utilizzando la banda della propria connessione internet sarebbe comunque piu' limitato della persona che ha in proprietà lo stesso film originale con cofanetto da collezione e lo potrebbe vedere mille volte con solo monitor e un lettore di supporti che probabilmente consuma 1/5 di un computer HTPC. Alla fine vale anche per la musica. Se capita di mettere una delle tante canzoni capolavori della musica anni 70 e 80 spesso non dispiace risentirle alla radio o su supporto per la millesima volta.
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Un gioco una volta finito se parliamo di single player significa che è tutto già spoilerato, quindi perdi tutta l'essenza di trama e narrativa.
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Di recente pur come dicevo non essendo piu' appassionato di videogaming, ho ricomprato e finito Thief Gold e Thief II del 2000. La grafica e' ovviamente anni luce da quella moderna, eppure pur non avendo mai avuto molta pazienza e pur essendo entrambi notoriamente non giochi affatto facili, li ho conclusi entrambi su una config lenta e senza codici o trucchi vari. L'esperienza pur vent'anni dopo e' stata talmente ottima che dopo pochi livelli manco facevo caso alla grafica di allora e tuttora sono gli ultimi due giochi che ho giocato e finito su computer dopo Half Life 2, tralasciando pochi su console X360. Capolavori restano tali, la grafica conta certo ma senza innovazione, una idea valida di fondo, una trama, etc.. non serve a molto.
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I classici del cinema vengono riproposti per dare l'opportunità a chi è giovane di poterseli vedere e spesso sono rimasterizzati ( altrimenti in versione originale difficilmente li riproporrebbero ) o a chi l'aveva già visto ma a distanza di molti anni.
Ma alla fine di che numeri parliamo ?
Quanti oggi si vedrebbero "via col vento" ?
"Il padrino" l'abbiamo visto tutti ma poi in quanti se lo sono rivisto più volte ? Si in TV solo perchè RAI e Mediaset continuano a rifilarlo e alla fine uno lo riguarda perchè non c'è nulla di meglio.
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Magari si vedessero spesso i classici perche' confrontandoli con i moderni quest' ultimi verrebbero molto ridimensionati.

I classici del cinema come i classici della letteratura vengono riproposti imho perche' sono comunemente ritenuti appunto
classici sia dai critici che si spera dalla massa. Di moltissimi film capolavori rivisti non ho problemi a rivederli se li trasmettono o li si ha su supporto originale. Blade Runner (1982-1992) come molti altri film, l' avro' rivisto boh 50 volte e ogni volta viene la pelle d'oca quando Deckard sale sul tetto del palazzo fino al monologo di Roy. The Matrix (1999) idem e ogni volta rimani senza parole per la riuscita sia tecnica che l'idea di fondo. Ma ce ne sarebbero innumerevoli da ricordare. E anche li un conto e' vederli con la pubblicità che interrompe magari i momenti piu' importanti del film rispetto al supporto originale, play sul telecomando e senza interruzione. Cosi' come la musica ci sono stati capolavori talmente elevati che sarebbe assurdo pensare di archiviare un secolo di esperienza musicale o cinematografica come obsoleta.