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Discorso generico (non sull'articolo intendo né sull' azienda in oggetto semplicemente riflessioni): dubito sarà proprio la tecnologia a salvare il mondo del lavoro e che il fattore tempo di "scrematura" sia uno dei maggiori problemi in ambito HR in questa epoca di eterna lotta alla competizione che soprattutto in ambito di ambiente lavorativo esperienza vuole porta sempre pesanti logiche di lavoro.
La tecnologia almeno nel solo caricamento dei CV da tempo e' usata obbligatoriamente dal disperato candidato su gestionali talvolta discutibili in homepage con le consuete immagini di persone felici che lavorano su prati sempreverdi e notebook in wireless semprecarichi e cieli sempreblu, al pari del benzinaio automatico, delle casse automatiche al supermercato, gia' da un bel po' mi pare il candidato faccia gia' buona parte della "scrematura" autoinserendo i propri dati per poi spesso non essere chiamato contribuendo a quell'idea di non essere all' altezza.
E poi la moderna logica del "punteggio" e la registrazione nel pieno rispetto della privacy, del colloquio in cui magari uno e' anche solito essere domandato su propri problemi di salute o familiari?
Non so forse e' un mio limite ma non credo che il problema sia necessariamente velocizzare certi processi iniziali di candidatura, semmai valutare le persone candidate anche e soprattutto sul piano umano/empatico prima ancora che sul piano del curriculum ovviamente necessario ma che va interpretato IMHO umanamente.
Ultima modifica di 386DX40 : 28-03-2021 alle 22:00.
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