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Old 28-03-2021, 10:34   #12
386DX40
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Originariamente inviato da roccia1234 Guarda i messaggi
Stiamo parlando della nicchia della nicchia della nicchia, suvvia. Sono un gran sostenitore della retrocompatibilità, ma ci deve essere un limite. ...
Comprendo ma imho non e' tanto il problema di "dove" porre quella "linea" di demarcazione. Il mercato non deve certo preservare il 0,0001% dell' utenza che magari ipoteticamente usa Pentium III/Win 98SE e probabilmente molto di quell' hardware e' gia' al tramonto del loro ciclo vitale dove condensatori non di qualità ne rendono per la maggior parte materiale da isola ecologica comunque (riparabilità a parte).
Rifletto su due piani: il piano di dove sia la reale necessità nella moderna logica dell' essere sempre aggiornati. E' per la sicurezza? Beh si e' dimostrato che il problema sicurezza andrebbe ben oltre se andiamo a scomodare tutti i "potenziali" (magari solo teorici) bug che ancora prima di scomodare il lato software "consiglierebbero teoricamente" di cambiare praticamente ogni biennio tutto. Se uno vede la lista di bug presenti su un'architettura Socket 775 (solo per esempio) si potrebbe allora per quei motivi di "sicurezza" presupporre che ormai anche quelli anni luce dal P-III sarebbero da isola ecologica quando invece eccellenti architetture ancora oggi sul lato prestazionale (basti pensare agli ultimi su 45mn). Il trend che si vede in ambito mobile non e' certo un esempio di longevità dove hardware nuovo e' praticamente concettualmente gia' vecchio alla nascita con kernel e moduli driver che non verranno aggiornati per piu' di un paio di volte e un sovrastrato sw di vari layers da aggiornare mensilmente ammesso che l'aggiornamento verrà. Dopodichè .. si cambia tutto .. nell'epoca appunto del green andando a riempire containers di tecnologia ancora funzionante anche solo per la batteria non sostituibile.

Altro piano e' appunto il software consumer stesso e le stesse pagine web che ormai sono software a loro volta invece di come pareva avrebbero dovuto essere, simili ai "quotidiani di carta". Negli anni 90/2000 piu' o meno era cosi', tanto testo, poche immagini, poca pubblicità, tecnicamente un Pentium II poteva tranquillamente svolgere quella funzione e la svolgeva quando il modem 56K V90 era la tecnologia comune, la latenza bassissima e il carico del lavoro sul browser a livello percezione era quasi piu' immediato rispetto a oggigiorno con tutte le pagine web che sembrano dover compilare un mare di codice ad alto livello con decine e decine di connessioni attive, continue, per fare quello che quel Pentium II faceva vent'anni fa. Per esempio uno potrebbe leggere il testo di un articolo qualsiasi e avere la cpu occupata al 50% sul processo attivo del browser. Trovo umilmente incredibile che ancora venga utilizzato nel web moderno il simbolo "X" simil-Windows 3.x/GUI come se quella "X" fosse ancora un "bottone vero" di chiusura della finestra quando immagino quanto codice gira per quella "X".

Imho quindi non e' solo un problema di protocollo HTTPS a scadenza quanto realizzare (lato utente) come sia il software stesso che le tecnologie web siano cambiate proprio "concettualmente" beneficiando di potenze enormi degli hardware moderni per compensare nuovi strati su strati di complessità anche laddove un browser testuale persino basterebbe. Se avere due pagine aggiornate HTTP e HTTPS costa troppo a livello gestionale, magari tornare ad avere una versione semplificata minimale (stile le versioni WAP mobile antiche) con solo testo ad esempio per le parti essenziali delle homepage sarebbe gia' qualcosa.

Ultima modifica di 386DX40 : 28-03-2021 alle 12:14.
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