Continuo ad essere perplesso relativamente alle aspettative riposte in una sincronizzazione a distanza... D'accordo, ci si tutela da furto, vandalismi e distruzioni assortite in loco. Ma se sincronizzo in real time su remoto sono esposto a cancellazioni accidentali di files, a ransomware e compagnia bella. Per questo ritengo che prima di pensare a replicazioni su un secondo nas remoto tramite vpn servirebbe un backup effettuato su disco usb esterno da porre offline in altro luogo sicuro (ad esempio potrebbe bastare mettere il disco usb in garage o in cantina piuttosto che in casa).
Se si volesse usare il nas remoto non per sincronizzare ma per effettuare backup allora la cosa acquista più interesse soprattutto per la sicurezza dei dati. L'impegno di configurazione delle due soluzioni è chiaramente imparagonabile, la copia su usb è molto meno complessa da effettuare.
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Ultrabook: Lenovo ThinkPad X220 - 8GB ddr3, Intel i5 2520M, ssd S3+ 240GB, OS MX-Linux 23.6_x64 Xfce
Subnotebook: Sony Vaio VPC-YB1S1E - 8GB ddr3, AMD E-350, ssd OCZ Trion 100 120GB, OS Windows 10 Pro 22H2 64 bit
NAS: Foxconn R30-A1 - Barebone SFF - AMD E-350, 4GB ddr3, hdd 4TB WD40EFRX, OS XigmaNAS 11.4.04 x64-embedded
Ultima modifica di dirac_sea : 24-03-2021 alle 15:08.
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