Quote:
Originariamente inviato da Alekx
Certo che in INTEL incomiunciano a tirare le somme sugli anni in cui hanno dormito sonni tranqulli.
Chiarmante baso quello che dico su quello che leggo e continuo a leggere in giro.
1- A livello di CPU Intel e' dietro dopo anni di dominio incontrastato
2- A livello di CPU Server gli ultimi AMD in pratica disintegrano anche le proposte piu' costose di intel a prezzi migliori, tanto che AMD in questo settore sta crescendo in maniera molto veloce.
3- I contratti con le case OEM sono scaduti o stanno per scadere quindi detto questo e con il panorama attuale che si vede in giro, molto probabilmente, il rinnovo non avra' gli stessi "paletti" a cui le case erano vincolate.
4- Un partner come Apple che sa sempre rinnovarsi ti abbandona grazie anche al fatto che le CPU ARM sono diventate una validissima alternativa, come potenza, alle CPU x86 degli avversari.
5- Si vocifera che i sistemi Windows potrebbero anche migrare su sistemi con CPU ARM. La cosa non la vedo a breve termine ma prima o poi succedera' e questo determinera' l'emtrata di un nuovo competitor lato CPU.
6- Le ultime CPU INTEL che dovrebbero contrastare la serie 5000 di AMD non hanno portato grandi migliormaneti, si sono "adeguate" alle performance ma se non erro con consumi maggiori.
Ora non so quali saranno gli scenari futuri, ma certo e' che se INTEL non si dara' una svegliata il futuro sara' tutt'altro che roseo.
EDIT:
Le difficolta' di INTEL le conoscono pure i sassi e sincermanete fare delle pubblicita' o campagne contro altri giganti dell' IT non so quanto giova alla sua immagine.
Da piu' l'impressione di qualcuno che cerca di rachiare il fondo in cui si trova piuttosto che pubblicizzare un prodotto migliore.
|
Intel è rimasta al palo a causa dei problemi coi processi produttivi, com'è ormai noto da diversi anni. Altrimenti non staremmo qui a parlarne.
Quote:
Originariamente inviato da gd350turbo
Chi ha qualche anno sulle spalle, si ricorderà che al tempo del 386/486/pentium/coreduo il passaggio da una generazione alla successiva, dava evidenti vantaggi...
Ora le differenze da una generazione alla successiva, sono:
un numero progressivo superiore
una ritoccatina alle frequenze o altre cosette.
Se prendiamo ad esempio una serie 3/4 che differenze ci sono rispetto ad una 9/10, differenze tangibili dopo sei generazioni, non tramite benchmark ?
|
L'esempio/citazione non è corretto perché non tiene conto del contesto in cui avvenivano i citati progressi, che erano dovuti non soltanto all'integrazione di un maggior numero di transistor nei chip (raddoppio ogni 18/24 mesi), ma anche al netto aumento delle frequenze a cui operavano.
Ricordo che siamo passati da chip che giravano a 1Mhz degli anni '70, a chip che sono arrivati ai 3.8Ghz coi Pentium-4 Prescott del 2005. Dopodiché c'è stato uno stop alla scalata in frequenza, e molto lentamente siamo arrivati ad avere i 5Ghz soltanto negli ultimi anni (e per processori selezionati).
E ricordo pure che la roadmap che Intel aveva snocciolato inizialmente coi suoi Pentium 4 prevedeva di riuscire ad arrivare ai 10Ghz entro il 2010. Cosa che, come sappiamo, non è nemmeno lontanamente avvenuta.
Ovviamente il problema non riguarda soltanto Intel, ma tutti i produttori di chip, che sono andati a sbattere contro problematiche emerse soltanto nel corso degli anni, coi nuovi processi produttivi e l'eccessiva miniaturizzazione, che si sta avvicinando ai limiti della materia.
Chiuso OT e tornando brevemente in topic, mi pare evidente che il successo di Apple con AS/M1 abbia spiazzato Intel e che stia cercando di reagire come può.
Purtroppo per lei e per quanto efficace possa essere il suo marketing (che conosciamo bene), servirà ben altro per contrastare l'avanzata di Apple (gli altri produttori di chip ARM non sono ancora messi bene come la casa di Cupertino).
Non parlo soltanto dei processi produttivi, che sono certamente la principale causa che sta tarpando le ali a Intel, ma anche del fatto che AS/M1 è un chip che è stato ingegnerizzato col preciso scopo di consumare il meno possibile, e per far ciò Apple ha tolto di mezzo quanto poteva.
Infatti non ha un controller di memoria tradizionale (la memoria è saldata direttamente sul package) né un controller PCI-Express né un southbridge per gestire le periferiche, e questa è tutta roba che consuma parecchio.
Dunque per essere competitivi con Apple è necessario che i produttori (parlo al plurale perché in questo caso non riguarda soltanto Intel) di PC et similia dovranno necessariamente offrire SoC che funzionino in maniera similare ("bare metal"), sacrificando purtroppo l'espandibilità (che potrebbe anche starci, per particolari tipi di prodotti).
Quote:
Originariamente inviato da The_ouroboros
sarebbe vero se, per esempio, non esistesse linux 
|
Consente di coprire esattamente le stesse esigenze con almeno una simile produttività?