Imho il problema non e' solo il lavorare in sč ma realizzare il "perchč" ogni persona debba "e/o" voglia lavorare. Se si guarda alla Costituzione della nostra Repubblica all' art.4 reca:
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilita`e la propria scelta, una attivita` o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della societa`.
Quindi imho vi e' una funziona collettiva nel svolgere qualsiasi lavoro secondo legge, che possa far
progredire materialmente e spiritualmente la collettivitą stessa e imho e' posta in modo corretto. Ma se guardiamo al lato
"secondo proprie possibilitą e scelta" subentrano diversi fattori piuttosto complessi.
Es. non lavorare davvero sarebbe la soluzione a ogni cosa per chi ne avesse le possibilitą? Ci sono molteplici esempi della cronaca passati che dimostrano come personaggi conosciuti con le piu' ampie disponibilita' economiche, logistiche, salute etc.. potevano permettersi di non lavorare a vita e sono finiti a toglierserla in un modo o nell' altro oppure a passare la vita anche da anziani non accettando di essere invecchiati e invece di riposarsi con quello che hanno costruito restano sotto i riflettori a far finta di essere ancora negli anni '80. Molte persone direbbero "ma con i loro soldi come si fą?". Ma se si avesse avuto la loro disponibilitą quale valore avremmo dato al denaro e siamo sicuri che avremmo la stessa visione di noi stessi e delle cose importanti?
Artisti, musicisti, attori.. alcuni finiti in depressione ad esempio e imho non sempre (imho quasi mai semmai) per motivi economici. Ergo il problema e' lo "scopo" esistenziale che dovrebbe "in teoria" essere si il "progresso materiale e spirituale collettivo" ma piu' realisticamente uno scopo o una visione propria costruita con la propria esperienza per "tendere" ad un futuro ipoteticamente ideale che solo tot decenni fa si connetteva tra casa >< famiglia >< lavoro e finalmente "pensione=riposo". Oggigiorno imho questi
fattori tendono a sgretolarsi nella loro "realizzazione" per cui ognuno (fattori che sono
sempre stati complessi e non certo a mo' di favole o telefilm) sembra avere meno importanza e quindi per alcuni rimane un vuoto che vale per il dipendente appena assunto in organigramma fino all'artista milionario "depresso".