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Originariamente inviato da canislupus
Concordo pienamente su questa parte.
E' assurdo vedere che una passione venga sfruttato per fini economici.
Anche se la stessa cosa avviene anche in altri sport (motociclismo, automobilismo, ginnastica, danza, sci, etc...).
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Discorso complesso, chiuderlo in un paio di righe è sbagliato.
L'unica cosa che mi sento di dire a riguardo che per arrivare a certi livelli (e quindi guadagnare certe cifre) quella passione deve continuare ad esserci ed essere la prima fonte di alimentazione del "lavoro" che vai a svolgere... oltre ad un certo tipo di talento.
Altrimenti rimani a giocare nei campetti di periferia in eccellenza o promozione, ma anche in Lega PRO, dove prendi 4 becche che ti bastano per una settimana e sei fortunato se non devi pagare per affittare il campo da gioco.
Noi guardiamo sempre quelli che prendono vagonate di milioni, ma per ognuno di loro ce ne sono centinaia di migliaia che praticano lo stesso sport, e magari con ugual passione, che non intascano nulla o talmente poco che non possono fare a meno di avere un "vero lavoro".
Sono il primo a dire che i guadagni di alcuni sportivi sono estremamente esagerati in rapporto a quello che fanno, ma quei guadagni sono legati al tipo di mercato generato ed è proprio la loro passione (e talento) che gli permette di generare quel mercato, che a sua volta gli permette di continuare a portare avanti la loro passione senza doversi preoccupare di impiegare il loro tempo in altro. Le due cose si intrecciano e vivono in simbiosi, a tal punto che diventa poi difficile capire dove inizia l'una (la passione) e dove inizia l'altra (i guadagni).
Poi qui parliamo di Fortnite, e qualcuno ha citato il calcio perchè fa sempre bene parlarne male da chi in Italia lo demonizza... ma avete idea in quanti sport, e non certo da ieri, molti bambini iniziano a dedicargli anima e corpo ancor prima dei 7-8 anni, assorbendo la loro vita fin da piccoli? Si potrebbero citare esempi come diverse atlete di ginnastica, o potremmo citare l'esempio di Andrè Agassi... ma sono solo esempi tra i più evidenti di un "mondo" che è molto vasto.
Qui pare essere cascati dal pero con il bambino che ora ha un contratto su Fortnite a 8 anni. Non voglio dire nè che sia giusto nè che sia sbagliato (ci sarebbe molto da discutere in tal senso), ma non è certo qualcosa di "strano" o "nuovo".
Fa solo notizia perchè in questo caso si parla di un videogioco.