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Originariamente inviato da raxas
ho letto una notizia, che non ritrovo, che riporta che sembra si stiano cercando di capitalizzare le risorse non rinnovabili del pianeta, detto approssimativamente,
ovvero non si può inquinare a volontà, consumare a volontà mentre il pianeta per ricreare le risorse impiega sempre più tempo,
tipo quanta attività di decine di chilometri quadrati di foresta (amazzonica più o meno) serve per bilanciare, per un caso di un tot di inquinamento...
quindi custodire l'area e probabilmente pagare gli stati o regioni del mondo che mantengono quella risorsa...
se non ho capito male... secondo me è una strada buona...
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Io non ho mai capito queste strade economiche. Mi risulta da sempre che un contadino dell''800 stesse in equilibrio con il suo ambiente naturale e fosse carbon neutral. Però, sfortunatamente questo contadino non aveva un soldo per pagare un altro contadino che dovesse conservare la tal foresta o avere il tal impegno.
Adesso chi ha i soldi è quello che emette CO2 (un tot di tonnellate per ogni euro che ha in banca) e vorrebbe pagare il contadino per non distruggere la foresta amazzonica. La trovo un assurdità.
Dovrebbe essere il contadino a pagare il cittadino europeo perché non converta i kg di CO2 in euro che ha nel proprio C/C. In fin dei conti noi siamo diventati ricchi non con la tecnologia ma con l'energia che fin'ora è stata carbone, petrolio e gas. In minima misura idroelettrico. Adesso si sta affacciando l'eolico ma ha un EROEI non troppo alto.
Chi sostiene il reddito dei cittadini ricchi del mondo è purtroppo sempre il composto chimico CH. Noi convertiamo CH in euro emettendo CO2.