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Originariamente inviato da Ordfin
Con quel wallet la vedo dura, e, a meno che il delinquente sia uno sprovveduto (ciò che non ritengo essere plausibile visto cosa aveva architettato), il fatto di avere securizzato il wallet con un'ulteriore password non garantisce proprio un bel niente, perchè non è così che si possono recuperare le crypto in caso di reato.
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Mi pare che anche tu abbia capito che tra giornalisti e poliziotti non si capisce chi navighi di più nell'ignoranza più totale sulle criptovalute.
Per quanto riguarda i bitcoin esiste una indirizzo pubblico che grosso modo corrisponde a un IBAN. Tipo questo:
35hK24tcLEWcgNA4JxpvbkNkoAcDGqQPsP
https://bitinfocharts.com/bitcoin/ad...bkNkoAcDGqQPsP
Questo indirizzo BTC contiene 141,451.59498105 BTC che sono miliardi di euro. Come potere gestire questo address btc? Basta avere le chiavi, le chiavi sono numeri come questo:
Se il malfattore conosce questa chiave o meglio la chiave relativa al suo indirizzo bitcoin allora è fatta: i soldi sono suoi.
Poi visto che la chiave (private key) è molto lunga e molto difficile da ricordare a memoria ci sono degli stratagemmi come crittografare la chiave con una password più breve e più facile da ricordare (a discapito della sicurezza) o altri stratagemmi come stamparla su carta o metallo e poi conservarla in un luogo sicuro.
Comunque non serve a nulla avere il wallet del malfattore in quanto non è il possesso del wallet che serva a possedere i bitcoin ma la conoscenza (in qualunque modo) della chiave relativa all'indirizzo bitcoin dove ci sono i soldi.