Niente di nuovo, i social network sono uno strumento operativo della campagna Biden.
Hanno portato avanti una sistematica campagna di censura e di disprezzo per la libertà di pensiero e espressione, a pochi giorni dal voto twitter ha persino censurato e impedito la condivisione dell'articolo sull'inchiesta del NYPost sulla corruzione e conflitto di interessi della famiglia Biden con la Cina, arrivando a sospende l'account del quarto giornale americano per diffusione.
I manifestanti hanno protestato dentro il Congresso, non hanno commesso nessun assalto e nessuna violenza. Unica violenza commessa dalla polizia che ha sparato ad una ragazza che manifestava pacificamente il proprio dissenso.
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