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Originariamente inviato da Ago72
ormai abbiamo perso il senso della ragione e della misura. Usiamo parole a caso senza capirne il significato.
Se iniziamo a chiamare censura, la rimozione di contenuti chiaramente diffamatori o che incintano alla violenza, abbiamo perso.
Sta passando l'idea che su internet che si possa dire tutto, diffamando oppure dicendo il falso, senza pagarne le conseguenze.
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Suppongo tu ti stia riferendo ai tweet di Trump, ecc... Ebbene, dato che ci sono procedimenti legali in corso, come fai TU a dire che siano menzogne?
La diffamazione è tale perchè descrive un fatto mai accaduto e dimostrabilmente falso. Ma qui ci sono quantomeno indizi per pensare che qualcosa sia accaduto, tanto da spingere le autorità ad avviare delle indagini.
Quindi, con quale autorità, Twitter e compagnia censurano?
Ma perchè Twitter e compagnia non hanno mai censurato post diffamatori contro Trump? Un esempio? Giravano delle foto di lui con l'allora tredicenne figlia Ivanka nella hall della Trump tower. Ebbene, furono fatte passare per foto di lui con una ragazzina sconosciuta, con la quale avrebbe avuto rapporti sessuali.
Quei tweet e quelle foto erano chiaramente falsi e diffamatori, ma Twitter e soci non le ritennero tali e non le censurarono? Appellandosi ovviamente alla libertà di parola, espressione e blah blah.
Stessa cosa fecero con alcune foto "scostumate" di Giuliani.
Capisci dove sta il problema? Se censuri solo in una direzione, il sospetto è forte che tu sia schierato. E il fatto che queste aziende pompino tutte soldi nelle campagne elettorali dei democratici, rende i sospetti molto più forti.
Quindi no, la censura non dev'esserci. E loro ( i social media ) hanno una norma che li difende ( la famosa section 230 ) proprio per questo motivo. Un social media è equiparato ad un'autostrada e la società autostrade non può impedire il passaggio a chicchessia, fosse pure Totò Riina.