Riassumendo: pay-for-play.
Non cambierà niente: chi può permettesi di guadagnare qualcosa meno (ovvero chi guadagna di più) potrà pompare la propria mer@a nelle orecchie dei malcapitati.
A chi al contrario ha davvero le qualità per emergere ma preferisce investire in strumenti e qualità, resteranno le briciole.
Chi ci guadagna è ovviamente Spotify.
Il bello è che i farabutti vorrebbero pure farti credere che lo fanno per promuovere gli artisti emergenti...
By(t)e