Il ritardo sul processo a 7nm, successivo al flop dei 10nm, ha gettato grosse ombre sia su Intel che sulla capacità tecnologica dell'industria USA di rimanere in sella in un settore strategico come quello dei semiconduttori.
Intel è rimasta l'unica big dei semiconduttori statunitense ad avere i propri impianti all'interno dei confini nazionali, tenendo quindi in casa il proprio know how su come produrre fisicamente le CPU e chipset, soprattutto quelle di fascia alta.
Architetture a parte Intel per decadi è riuscita ad ottenere rese molto buone se non eccellenti per i propri chip, rimanendo leader incontrastata nel settore e sbaragliando nel tempo concorrenti poderosi come Motorola ed IBM ed emergenti come AMD.
Ma negli ultimi 5 anni ha perso troppi treni, partendo dal settore mobile, forse perchè sazia degli utili che ha macinato anno su anno o perchè ha peccato di presunzione.
Cannare due processi produttivi consecutivi, con la prospettiva di affidare una non piccola parte della produzione a TSMC che ha i suoi impianti a Taiwan, in un periodo storico di forti tensioni geopolitiche, sembra più una debacle per Intel ( e di riflesso per la tecnologia made in USA ) che un più banale doppio passo falso.
In questo analisi di Bloomberg ne vengono spiegate tutte le ragioni e si prospetta un lungo periodo di rincorsa per Intel.
https://www.bloomberg.com/news/artic...-s-chip-sector