Ci sono già impianti cerebrali per i malati di Parkinson (funzionano come una specie di stimolatore per bloccare i tremiti, non c'è un vero collegamento a livello di coscienza) e ci sono anche gli impianti cocleari che nelle versioni più recenti hanno anche un interfaccia bluetooth che permette di usarli come auricolari wireless "integrati".
Probabilmente l'interfaccia cerebrale è solo l'obiettivo a lungo termine mentre migliorare i prodotti già utilizzati sulle persone sarà quello a breve termine.
In modo analogo a come ha fatto con SpaceX, per indendersi: l'obiettivo è andare su Marte ma nel frattempo si parte da cose "già note" e si migliorano rendendole più accessibili e pratiche.
Poi ci sono un paio di cose che potrebbero fruttare una montagna di soldi se si trova un modo più economico e sicuro di realizzarle: soppressione del dolore (con un fottio di applicazioni in campo medico) e stimolazione dei centri del piacere (con un sacco di risvolti etici preoccupanti, ma con un mercato potenziale ENORME).
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