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Originariamente inviato da OttoVon
Un po' come augurare la pace nel mondo, fotovoltaico ovunque implica una serie di cose.
Una su tutte: che ci siano impianti per tutti, batterie annesse.
Meglio così o avere una grande ed efficiente centrale elettrica?
Pure turbogas senza scomodare gli atomi.
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Una centrale a metano bruciato in una ambiente privo di azoto non è inquinante (l'unico inquinante della combustione di metano è il biossido d'azoto). Però c'è il problema della CO2, quindi una centrale a metano ideale dovrebbe avere la camera di combustione priva di azoto e la CO2 prodotta andrebbe catturata è immessa nelle falde acquifere sotterranee o direttamente sul fondo degli oceani. Ma i costi diventerebbero molto più alti della energia prodotta da risorse eoliche e solari. Certamente la produzione termoelettrica meno inquinante che usa fonti non rinnovabili è il metano. Già aver sostituito in Italia gran parte delle centrali a carbone e ad olio con quelle a metano è una grande passo in avanti, ma sicuramente non quello definitivo.
Anzi.
Di norma bruciando Metano si ottiene vapore acqueo, CO2 e NO2. Se eliminiamo l'N nella camera di combustione, avremmo solo H2O (sottoforma di vapore) e CO2. Normalmente la centrale a metano libera sia il vapore acqueo che la CO2 attraverso gli stessi camini. Mentre il calore prodotto viene utilizzato per vaporizzare un liquido (che potrebbe essere l'acqua) che poi farà girare la turbina. Se però filtriamo la Co2 per stoccarla, a quel punto avremmo vapore acqueo puro che possiamo sfruttare per far girare una seconda turbina più piccola, aumentandone l'efficienza generale della centrale elettrica, che non avrà più nessun camino di sfogo, e nessuna perdita ne di inquinanti, ne di gas serra.