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Originariamente inviato da demon77
Allora mi sa che avevo io delle convinzioni sbagliate. 
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Le "dispersioni" di cui parli in realtà sono perdite dovute alla caduta di tensione che un cavo sottoposto al passaggio di corrente provoca, essendo la resistenza ohmica del conduttore sempre maggiore di zero. E questo per quanto riguarda la corrente continua, perché in corrente alternata alla resistenza ohmica del conduttore (rame o alluminio, in base al tipo di cavo) si somma anche l'impedenza della reattanza del cavo. Ma non è finita qui... La corrente alternata nei cavi provoca il cosiddetto effetto pelle; senza scendere in particolari tecnici (di cui sarei in difficoltà a spiegare in poche parole), è un fenomeno che fa si che la corrente scorre solo negli strati esterni del conduttore, che per avere la stessa portata che avrebbe in corrente continua dev'essere di diametro molto maggiore; in realtà la quantità di materiale potrebbe essere la stessa ma va costruito come un tubo (vuoto o pieno di materiale isolante).
In definitiva, a parità di sezione del conduttore il trasporto di corrente continua provoca meno perdite che la corrente alternata.
Mi immagino la domanda che a molti può venire in mente:
E allora perché normalmente si trasporta la corrente alternata? Perché oltre certe potenze è maledettamente complicato e costoso trasformare la corrente continua in alternata per immetterla in rete, e viene fatto solo dove conviene, p.es. nelle installazioni tipo quella della news (lunghe tratte senza diramazioni). Normalmente si accetta una qualche perdita in più a fronte di apparecchiature più semplici, affidabili ed economiche quali sono i trasformatori
Ps
Anche in Sardegna arriva una fornitura di energia in DC dalla terraferma da circa vent'anni