La GPL non offre niente di più di altre licenze per quanto riguarda il controllo del codice e la "sicurezza". Controllo che non è affatto indispensabile.
D'altra parte, e come ho già dimostrato e detto altre volte, il codice chiuso è almeno "sicuro" quanto quello open (questo perché la "sicurezza" è una proprietà intrinseca del software, e non una conseguenza/proprietà del modello di distribuzione utilizzato. Sempre che di proprietà del codice si possa parlare: è il motivo per cui uso il virgolettato).
Che i piccoli programmatori abbiano scelto la GPL non mi sorprende, comunque, perché la viralità della licenza funge da centro gravitazionale che tende ad attirare a sé altro codice, facendo ingrandire la base e quindi contribuendo ad aumentare ancora di più la capacità di attrazione di altro codice. E' l'equivalente di un buco nero, insomma. Ed è per questo che è stata pensata. Non è un caso che il suo creatore non manchi di affermare che vorrebbe tutto il codice fosse (diversamente) libero.
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