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Originariamente inviato da marcram
Scusate se mi intrometto da ignorante in materia...
Non capisco questa storia della viralità: cioè, da quello che ho sempre capito, non è una questione di contagio, è semplicemente il fatto che codice GPL rimane GPL.
Quindi se includi codice GPL nel tuo codice, nel momento che pubblichi il tutto sotto un'unica licenza, questa deve essere GPL. Se invece riesci a mantenere separati i codici, allora pubblichi la tua parte di codice con la licenza che vuoi.
Se è così allora mi pare tutto sacrosanto. Includere codice GPL nel proprio software chiuso vuol dire rubare il lavoro di altri...
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Premesso che altre licenze consentono di incorporare codice con quella licenza senza parlare di rubare il lavoro altrui, con la GPL non funziona come hai descritto.
Riporto alcuni esempi tratti direttamente dalla FAQ della GPL, così da chiarire una volta per tutte la questione.
Anche separando nettamente i codice con licenze diverse, purtroppo la licenza GPL si applicherebbe comunque se il lavoro risultante fosse classificabile come "aggregato" / "combinazione":
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq...ereAggregation
E ancora, in senso ancora più generale:
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq...prietarySystem
Infatti è sufficiente linkare librerie, perfino dinamicamente (sì, hai letto bene), per far scattare la viralità della GPL:
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq...taticVsDynamic
Ancora più chiaramente qui:
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq...IfLibraryIsGPL
Ciò si applica anche ai "plugin":
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#GPLPlugins
Infine un altro esempio caro i programmatori:
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.en.html#OOPLang
Comunque la GPL prevede delle eccezioni. In particolare per le cosiddette "librerie di sistema":
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq...braryException
Ciò è stato necessario per porre un limite all'enorme viralità della GPL, che altrimenti avrebbe sostanzialmente obbligato qualunque software, anche i componenti di un sistema proprietario, a diventare GPL.
Quest'eccezione è stata fatta anche al runtime di VisualStudio:
https://www.gnu.org/licenses/gpl-faq...sRuntimeAndGPL
E a mio avviso si tratta di un'eccezione falsa e ipocrita, perché Visual Studio e i suoi componenti/librerie/DLL NON sono "componenti di sistema".
Credo e spero che finalmente sia tutto chiaro.
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Originariamente inviato da ireneo81
ragazzi state generalizzando troppo
vorrei ricordare che esistono diverse versioni della gpl, che sono state prodotte nel tempo 1 2 2.1 3 le più importanti.
attualmente le più usate sono la 2.1 (normalmente chiamata 2) e la 3.
la 2 (ovvero 2.1) è quella scelta da torvalds per il kernel (linux) e permette l'inserimento di blob binari come ad esempio i firmware delle schede di rete ethernet o wifi. E anche permette cose come i driver Nvidia che hanno un modulo open che si interfaccia a un binario precompilato e closed con altra licenza.
infatti esistono versioni del kernel denominate libre che sono epurate da qualsiasi binario.
Quando uscìla GPL 3 torvalds decise di rimanere alla 2 (2.1) proprio per questi motivi. Poi c'è da dire che torvalds interessa più la pratica e quindi appoggia la filosofia dell'opensource invece del software libero.
Invece la gpl3 non permette l'uso di blob binari come firmware, e la cosìdetta tivoization. https://it.wikipedia.org/wiki/Tivoization
POI ESISTONO ALTRE FORME DI GPL come la LGPL e la aferro GPL.
la LGPL viene usata per le librerie tipicamente ma non solo, e quindi il codice linkato può avere qualsiasi licenza anche closed.
queste sono le basi ma mi raccomando a non generalizzare perchè non esiste la GPL in generale, ma la gpl è una famiglia di licenze che è anche cambiata nel tempo
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E' vero: ci sono diverse licenze GPL, con un grado diverso di viralità. Ma la viralità è sempre presente, e questo è il nocciolo della questione.
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Originariamente inviato da MercurioRosso
Per me la GPL rimane una licenza buona e valida ma applicata purtroppo nel posto sbagliato. A mio avviso questa licenza,che garantisce e protegge l’unicita’ di qualcosa andrebbe bene non tanto al codice scritto ma all’idea che sta a monte. Il codice scritto e’ sempre un’interpretazione dell’idea e come tale ha poco senso preoccuparsene troppo.
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Attento a non pronunciarlo davanti a talebani del software diversamente libero, perché sono fieramente avversi ai brevetti sulle idee

, e qui stiamo prendendo in considerazione sostanzialmente la stessa cosa.
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Viceversa, e’ l’idea che deve esser garantita perche’ nell’informatica dove tutto e’ condivisione (e l’idea formalizzata e’ il mattone fondamentale),
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Mi spiace, ma non sono concordo: l'informatica NON è tutto condivisione. Tutt'altro.
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cio’ che crea i veri problemi a tutti i livelli non tanto la presenza del sorgente o meno ma l’aderenza agli standard,ai formati e protocolli aperti e quindi regole condivise,che non sono altro che le regole del gioco.
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Questo è un altro discorso, che ritengo condivisibile.