la statistica è comunque già vecchia...
con figlia che va a scuola e moglie che insegna, amiche della moglie che insegnano anche in altre scuole, ho visto che la percentuale delle famiglie che non hanno un PC a casa con figli in età scolastica sono realmente poche, e non raggiungono il 10% (contando che la valutazione è fatta dalle elementari alle superiori su circa una decina di istituti comprensivi che contano circa 500 studenti l'uno, siamo su 5000 studenti e poco meno come numero di famiglie).
in questo periodo mi devo subire anche i consigli di classe e spesso s'informano dei problemi del singolo studente sulla possibilità di sostenere la didattica a distanza (anche perchè, quest'anno finisce così, a scuola non si rientra, con un 6 politico a tutti, già ve lo anticipo).
spesso però il computer è del genitore o del figlio più grande, e i piccoli non hanno avuto (fino ad ora) accesso a questo mezzo.
i tablet sono considerati più che altro delle console portatili e non certo dei sistemi adattabili (ADATTABILI, perchè per loro natura non saranno mai adatti) al lavoro.
quello che invece noto è la difficoltà dei genitori a gestire questa situazione e quindi alle competenze digitali delle famiglie.
vedo che risulta difficile anche capire come allegare un file ad una email (soprattutto capire che è inutile spedire la foto di un compitino scritto sul quaderno fatta alla massima definizione e che occupa decine di MB, non sapendo che molte caselle postali sono limitate a massimo 10MB per mail!), che molti genitori o ragazzi continuano a chiedere insistentemente l'uso di app socia per comunicare in quanto gli viene difficile mandare file (in zone in cui la fibra è pressochè assente ti ci voglio vedere a mandare la foto del compitino da 10MB con un'ADSL da 100KB in UP quando con il telofonino con LTE ci metti massimo 20 secondi).
senza entrare poi nei particolari (lezioni fatte con videoconferenze, piattaforme strutturate per ben altri carichi di lavoro che vanno in tilt, etc).
lato insegnanti, invece, come sopra...
molti insegnanti che non hanno mai avuto a che fare altro che con whatsapp, in cui si chiede di usare un programma professionale (gentilmente licenziato a titolo gratuito proprio per la situazione), ma che mostra tutti i limiti di quello per cui è stato pensato, ossia videoconferenze business e non certo didattica a distanza e non certo con 25 alunni...
google meet, cisco, skype mostrano tutti i limiti in questo campo, accentuati dalle trabballanti linee che ancora usiamo.
ecco, più che altro ho notato che c'è molta più gente che non ha una linea fissa a casa e che si affidava solo al telefonino come connessione alla rete, che si lamenta dell'estremo consumo di dati delle videoconferenze (circa 9GB all'ora), per la totale assenza di configurazione di tante APP.
in questo mese e mezzo mi avranno telefonato in una 20ina di persone per consigliarli sull'acquisto di un PC/portatile a buon prezzo per sopperire alla situazione (persone che già avevano almeno un PC in famiglia, tra l'altro,,, più un'altra ventina che volevano "aiuto fraterno" per rimettere in uso vecchi cimeli.. a distanza!).
nel mio piccolo avevo già la fortuna di avere programmi di virtualizzazione dei driver e gestione delle webcam (che si affida anche a codifica HW dello streaming, tra l'altro) ed è stato facile spiegarlo a mia moglie per fargli ottenere buoni risultati anche con i programmi per vidoconferenza, ma... anche a lei ho dovuto spiegare i principi di base di una professione ben diversa dall'insegnamento (nemmeno mia... io usavo manycam semplicemente per la videosorveglianza da remoto e per lavorare da casa, mi ha sempre facilitato il compito); pretendono che gli insegnanti diventino degli streamer, registi e produttori multimediali da un giorno all'altro e con mezzi inconsistenti.
ad esempio io ho sempre lavorato con almeno 2 monitor (all'occorrenza anche con 4), mia moglie solo con uno e spesso quello di un portatile...
farle accettare la questione che per gestire il lavoro che deve fare per ottenere una buona "videolezione" deve usare molto più spazio sul desktop per usare contemporaneamente diversi programmi... ci ho dovuto lavorare un po' (e non è tanto asciutta d'informatica, essendo anche animatrice digitale).
è pretendere un po' troppo dal nulla.
questa emergenza ha fatto solo vedere la poca considerazione che tutti (sia i sistemi che le persone) hanno riposto in questi mezzi, investendo una miseria, lamentandosi sempre che erano anche soldi sprecati e ottenendo quindi un asset non in grado di supportare le idee che si son fatte certe persone non hanno bene il sentore della reale situazione della realtà.
ci sono voluti 15 giorni solo per chiarire che ci sono anche questioni di privacy nel dover usare certi mezzi invece che altri, e tutto questo senza l'obbligo o diritto per nessuno di avere un computer, un telefonino o una linea dati a casa...
e ben gli stà...
Ultima modifica di lucusta : 08-04-2020 alle 01:23.
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