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Originariamente inviato da davide3112
Ma la domanda che mi sorge spontanea è: qual'è la legge di merketing per cui servizi mediocri come NetFlix o Spotify dominano il mercato nonostante ci siano alternative qualitativamente nettamente superiori??? (in particolare per quanto riguarda Spotify).... In ogni caso penso che il passo successivo sarà passare dalla formula abbonamento alla formula pay-per-view (che per altro Apple ha già nella cartuccera) e allora sì che per alcuni operatori potrebbero sorgere problemi. In quel caso è presumibile pensare che si avrà un calo delle produzioni in termini "quantitativi", ma magari con un livello qualitativo superiore.
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semplice.
nel caso della musica, Spotify è stato il primo operatore a fornire un catalogo estremamente vasto ad un costo più che ragionevole. poi con Spotify molti si dividono il family o lo usano gratuitamente (altri, piratando) cosa che non so dire se si possa fare con Tidal o altre compagnie.
sull'utilità di ascoltare musica FLAC dalle casse dei pc o dal cellulare, strumenti di ascolto per il 98% delle persone, possiamo poi discuterne (o meglio no, non cambia nulla).
sulla formula pay per view non credo proprio che sarà di chissà quale aiuto. gli abbonamenti Netflix costano 10 euro al mese, o anche qui nella maggior parte dei casi 4 euro dividendoseli come fanno quasi tutti. cosa pensi di poter acquistare per 4 euro in pay per view? ce ne sono già di servizi: google play e chili ad esempio, che io uso talvolta perchè hanno un catalogo molto più interessante. ma che successo hanno questi servizi? molto scarso perchè le persone vogliono pagare a forfeit e non per ogni utilizzo del servizio, indipendentemente dalla qualità dei prodotti.
se vogliono spendere 5 euro per un film, in genere vanno direttamente al cinema, che costa di più ma garantisce un'esperienza diversa.