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Old 02-06-2004, 00:37   #1
bluelake
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Taormina (FI): Io gli omosessuali non li voglio!

Una volta tanto, una notizia che riguarda un esponente di Forza Italia è passata sotto silenzio su praticamente tutte le testate giornalistiche italiane. Sì, neanche Unità o Manifesto ne hanno parlato, probabilmente perché non riguarda direttamente il presidente del Consiglio, ma un parlamentare di Forza Italia... beh, neanche poi un esponente sconosciuto, il nome dell'avvocato Carlo Taormina chi più chi meno tutti lo hanno sentito nominare.

Bene, mercoledì 26 maggio sul canale Antenna 3 Lombardia è andata in onda una puntata di “PIAZZA PULITA” il talk show condotto dal giornalista Roberto Poletti con un tema ben preciso riguardante le polemiche sul percorso del prossimo Gay Pride milanese del 5 giugno che ha ottenuto, come l’anno scorso, la possibilità di passare col corteo davanti a piazza Duomo.

Alla trasmissione sono intervenuti:
MAURIZIO BARUFFI – Gruppo Verdi
MAURIZIO VENDEMMIA – Lega Nord
FRANCESCO ITALIA – Direttore di rete di GAY.tv
IVA ZANICCHI – candidata per Forza Italia
MASSIMO CACCIARI – Filosofo
On. CARLO TAORMINA – Forza Italia
On. CLAUDIO SIGNORILE – Socialisti Uniti per l’ Europa
CARLA DE ALBERTIS – Cultura e Grandi eventi del Comune di Milano per AN
In collegamento XAVIER JACOBELLI – Direttore del giornale IL GIORNO

Insomma, un po' tutti gli schieramenti rappresentati a vario titolo, chi ufficialmente chi no.

A questo punto c'è da raccontare cosa è accaduto... purtroppo, le uniche notizie si trovano sui blog di Internet o sul sito di gay.tv, l'emittente coinvolta nel dibattito in quanto presente alla trasmissione con il suo direttore.
Questo è quanto riportato da Federico Giunta (link: http://www.gay.tv/ita/magazine/news/...lio.asp?i=2205) :
Milano – Ieri sera su Antenna 3, emittente regionale della Lombardia, è andato in onda un talk show dal titolo Piazza Pulita condotto dal giornalista Roberto Poletti. Tema della puntata era l’omosessualità. Tra gli ospiti in studio comparivano il nostro direttore di rete Francesco Italia, l’ex conduttrice ora candidata per l’Europee Iva Zanicchi, l’avvocato di Forza Italia Carlo Taormina, lex sindaco di Venezia Cacciari.
Molto gradita l’opportunità data da un’emittente locale di parlare di gay e gay life, che però nel corso della trasmissione ha visto accesi, se non infuocati, dibattiti sulla questione.
Tutto parte con il Gay Pride di Milano, e sulla questione del passaggio in Piazza Duomo.
L’avvocato Taormina afferma che il “Gay Pride è una questione di società non evolute. Perché una società civile non ha bisogno di un avvenimento quello”.
Il direttore di GAY.tv, Francesco Italia, spiega i motivi dell’esistenza di una manifestazione di questo tipo. Ma poi Taormina degenera.
Voi siete anormali, lo volete capire che siete anormali? Voi siete anormali e io preferisco la normalità alla anormalità"... "... io la cultura dell'omosessualità non la volgio... ...cerco di combatterla"

Francesco Italia combattuto da tanto impeto nel sentire delle affermazioni di quel genere, sorride in modo da non portare sul tavolo della discussione seria questioni antiche come quelle citate dall’Avvocato Taormina.

" ...mi fai pena se riesci a ridere della normalità, tu mi fai pena... sei bacato in testa... io sono normale tu sei anormale" dichiara l'avvocato.

Mi vengono in mente le femministe ai tempi del suffragio universale. Allora erano delle retrograde anche loro, non avevano bisogno di manifestare per il diritto al voto, erano delle incivili che non sapevano adattarsi alla società?

Federico Giunta
federico @ gay.tv


Mattia Boschetti, oggi, riporta quanto segue, aggiungendo altri dettagli (link: http://www.gay.tv/ita/magazine/news/...lio.asp?i=2207) :
Durante la trasmissione gli animi si sono scaldati, Maurizio Baruffi e l’on. Claudio Signorile hanno riconosciuto l’importanza della formazione e della diffusione della cultura omosessuale anche in Italia, importanti le affermazioni di Massimo Cacciari che rivendica la mancanza di diritti alle coppie gay, sostiene che il valore della diversità è ricchezza e che riconosce una mentalità medioevale di alcuni degli ospiti presenti.
A queste affermazioni e a quelle del nostro direttore di rete sono seguite le repliche dell’On. Carlo Taormina indignato dalla presenza di una manifestazione pubblica gay nel cuore di Milano, ma soprattutto dell’esistenza di un canale televisivo quale GAY.tv che a suo dire compromette la formazione dei più giovani, che mercifica la realtà omosessuale, realtà che lui stesso definisce come anormale e vergognosa.
Altrettanto discutibili le affermazioni di Carla De Albertis che ritiene che ognuno è libero di fare e essere quello che vuole, ma solo all’interno della propria casa e che assieme all’on. Taormina si impegna perché la cultura omosessuale non diventi un modello di normalità.


A questo punto, può sorgere il dubbio che quanto scritto nell'articolo sia solo un'esagerazione dei ragazzi di gay.tv; dubbio legittimo, ovviamente. Ma ça va sans dire, della serie "siamo finocchi, non imbecilli", gay.tv offre anche la visione di un pezzo di trasmissione: http://www.gay.tv/d@y/upl/d@y/album/...2819034088.wmv .

Conseguenza di tutto ciò, il segretario dell'ArciGay Aurelio Mancuso ha scritto ovviamente a Silvio Berlusconi, per capire quanto delle frasi di Taormina fosse riconducibile a Forza Italia oppure no (link: http://www.arcigay.it/show.php?962) :
Egregio Silvio Berlusconi,
durante la trasmissione “Piazza Pulita” di Antenna 3 andata in onda il 26 maggio 2004, Carlo Taormina, noto avvocato e parlamentare del suo partito, ha rivolto a Francesco Italia, in quanto direttore di rete dell’emittente satellitare Gay.TV una serie di insulti che brevemente riportiamo:

Su Gay.TV: "Non riesco ad imparare quello che gay.tv vuole insegnare"
Sui gay in generale: "Voi siete anormali, lo volete capire che siete anormali? Voi siete anormali e io preferisco la normalità alla anormalità (...) io la cultura dell'omosessualità non la voglio (...) cerco di combatterla. Io gli omosessuali non li voglio"
Riferito a Francesco Italia: "...mi fai pena se riesci a ridere della normalità, tu mi fai pena (...) sei bacato in testa (...) io sono normale tu sei anormale"

In attesa di un suo cenno, vorremmo farla partecipe del nostro sdegno rispetto ad affermazioni che in questo paese possono rimanere impunite, visto che, a differenza di tanti altri stati europei, non sono in vigore norme anti discriminatorie.

Si possono avere opinioni diverse, ma definire una persona anormale in quanto gay, significa far tornare indietro l’orologio della storia di diversi secoli, significa offendere milioni di cittadini italiani.
Ci chiediamo dove sia finita la vocazione liberale di un movimento che, oltre alle posizioni di Taormina, sempre più si oppone a qualsiasi ipotesi di estensione dei diritti civili e delle libertà individuali; che evoca la libertà come valore fondante del suo agire e poi, a parte alcuni rari casi, nelle amministrazioni locali e in parlamento da prova di essere più clericale della gerarchia cattolica.

Aurelio Mancuso
Segretario nazionale Arcigay


Prima di chiedervi cosa ne pensiate, se già stavate dicendo che Taormina è un poco di buono, sappiate che non è da solo, affatto. In America, nel paese "faro dell'occidente", i gay sono considerati al pari dei drogati (link: http://www.molecularlab.it/atreliu/diario/ ) :
La Casa Bianca ha vietato a omosessuali e tossicodipendenti di donare seme, ovuli, tessuti e organi alle banche del Paese grazie ad una norma che entrera' in vigore il 25 maggio. Il Governo ha spiegato questa decisione per limitare il rischio di contagio di malattie trasmissibili. Le nuove norme pubblicate dalla Food and Drug Administration (FDA) sollecitano gli organismi che ricevono le donazioni di cellule o tessuti di assicurarsi che i donatori non siano ne' omosessuali, ne' tossicodipendenti. "Non verranno considerati idonei quei donatori che siano portatori di una malattia contagiosa, che presentino i sintomi, o che abbiano praticato condotte sessuali a rischio", precisa la Fda in un comunicato. Nell'elencare quindi i comportamenti a rischio ci sono coloro che abbiamo mantenuto una relazione omosessuale per un periodo di 5 anni prima della donazione.
Se per la donazione del seme e degli ovuli saranno i possibili donatori ad essere interpellati, per quanto riguarda la donazione di organi e tessuti post mortem saranno sentiti i familiari.
Roberta Skalr, portavoce del National Gay and Lesbian Task Force, ha ricordato che in 72 ore e' possibile conoscere con certezza se una persona e' portatrice dell'Hiv e "anche la Croce Rossa Internazionale accetta le donazioni di sangue da parte di persone che abbiano avuto relazioni sessuali con persone dello stesso sesso". Per la Fda questa nuova regolamentazione non e' altro che una generalizzazione di criteri gia' praticati per la donazione di sangue e di organi.


Bene, io ho detto tutto. A voi la parola
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