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Originariamente inviato da demon77
Ok, non posso nascondere che la mia prima reazione è stata del tutto in linea con le vostre. E in effetti fa un po' ridere se paragonato ai veri problemi.
Ma credo sia giusto calarsi un po' nella perte e pensaare che arrivare a livello di "professionismo" in un e-sport costa la stessa fatica e sacrificio che costa diventare professionista in uno sport tradizionale.
E pensato questo mi tornano in mente scene di pianto di atleti espulsi dalle competizioni per questo o quel motivo..
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Sicuramente ci vuole dedizione ed impegno e su questo sono totalmente d'accordo.
Che si debba in pratica dedicare tutto il proprio tempo ad "allenarsi" posso anche accettarlo, ma parlare di fatica proprio non ci posso stare.
Non metto in dubbio che gli e-sport sfruttino soprattutto doti di velocità, riflessi e magari anche strategia, ma la fatica nel mio concetto è quella che ti fai quando espelli fisicamente SUDORE per ottenere un risultato.
Molto spesso leggiamo di persone che fanno di mestiere gli "influencer" (faccio un esempio) e vengono idolatrati quasi fossero degli eroi moderni e magari chi salva vite umane è spesso vittima dell'oblio perchè il livello medio mentale purtroppo si sta spostando verso il basso.
Per un attimo ho cercato di immaginarmi un mondo utopico in cui non esistano scienziati, ingegneri, medici, operai, agricoltori, etc...
Popolato solo da persone che passano il loro tempo a giocare o a postare video ed immagini sui vari social.
Poi mi sono chiesto cosa succederebbe se avessero bisogno di una di quelle professionalità che non esistono più.
Ma probabilmente sono una persona arretrata che non riesce ancora ad apprezzare le immense possibilità che questi nuovi lavori possono offrire.