Preferisco avere la flessibilita', nel senso che magari 4 ore di lavoro settimanali sono flessibili. Magari posso lavorare un'ora in piu' i primi quattro giorni e poi fare solo mezza giornata il venerdi', ad esempio.
Comunque dipende molto dal tipo di lavoro. ovviamente se sei in un officina o fai un lavoro a contatto col cliente ci sono gli orari da rispettare. Per la tipologia di lavoro in Microsoft, che e' anche il mio ambito, alla fine l'importante sono gli obiettivi, cioe' arrivare alle scadenze. Ovviamente le scadenze devono essere programmate in maniera da poterci arrivare decentemente, senza straordinari od altro, ma una volta fatte uno potrebbe anche essere lasciato libero. La maggior parte continuerebbe a lavorare normalmente, soprattutto in caso di interfacciamento con altri, come gruppi di lavoro, riunioni etc, ma se ad esempio uno ha un imprevisto, o non vuole andare a lavoro perche' c'e' troppo maltempo, puo' tranquillamente lavorare da casa o altro. Mi sembra che anche in Virgin abbiano abolito l'orario di lavoro fisso e siano piu' orientati agli obiettivi.
Ripeto, dipende molto dalla tipologia di lavoro.
Ultimo ma non ultimo, ricordiamo che l'esperimento e' fatto in Giappone, dove la gente e' molto ligia al lavoro, per non dire di piu'. Probabilmente in Italia molta gente la vedrebbe come scusa per fare ancora di meno, senza migliorare la produttivita' negli altri giorni. Vedo giornalmente gente che passa le mattinate alla macchinetta del caffe', o gente che deve timbrare alle 13 per andare a pranzo, ed alle 12.45 sono gia' davanti la timbratrice che non fanno un ca@@o ma aspettano l'orario per timbrare…
Insomma, l'esperimento a me piace, e sono convinto che con le dovute precauzioni potrebbe avere successo, ma occorre fare riferimento anche alla situazione culturale del luogo di lavoro.
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Non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri
L'abbiamo preso in prestito dai nostri figli
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