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Old 17-07-2019, 11:25   #9
FirePrince
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Originariamente inviato da inited Guarda i messaggi
Che è da dove ha copiato il dato. Solo che è il fatto che "moji" abbia quel significato e sia una parte della parola originale ad essere una lieta coincidenza che i giapponesi presero convenientemente in uso, come del resto fanno in moltissimi dei propri neologismi. Vent'anni fa mi mandavano mail dal Giappone per lavoro (un lavoro che fortunatamente a un certo punto ho smesso) e a parte che era il servizio stesso di posta ad aggiungere un footer con la parola con la dicitura non abbreviata, me la spiegavano esattamente così gli stessi interlocutori. Grazie ma prendo le loro parole dirette più seriamente.
A dire il vero i giapponesi per i neologismi usano praticamente sempre la parola inglese (o di qualunque sia la lingua di origine) e la traslitterano in katakana (che è un alfabeto differente, per esempio usato nella parola イタリア, Italia), mentre usano i kanji (caratteri cinesi, come appunto in 絵文字, emoji) per parole giapponesi. Nella stragrande maggioranza dei casi i kanji sono scelti per il loro significato e non per la loro pronuncia, salvo rarissime eccezioni. Quindi è alquanto improbabile che Wikipedia si sbagli in questo caso. Tali eccezioni sono chiamare 当て字, ateji, che vuol dire ‘carattere assegnato’, nei quali il carattere è scelto per il suono e non l’erba il significato. Un esempio famoso è ‘sushi’ 寿司, che ha caratteri il cui significato non ha nulla a che vedere con ciò che il sushi è.
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