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Old 08-12-2018, 15:56   #30
Giovanni Caluri
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Ho cominciato a programmare nel 1968 (Dartmouth Basic) passando alle simulazioni in Fortran e "scendendo" ai linguaggi macchina di elaboratori privi di Sistema Operativo fino ad essere nella necessità di programmare in binario (macchine con 32KB di RAM costruiti con i nuclei di ferrite. ed usando gli assembler di ciascun processore.
Mi sono autocostruito il mio primo Apple][ ho imparato il CP/M poi RT11 ed infine il DOS (non ancora "MS" ) con i primi PC IBM, passando per la trafila della macchine PDP e VAX Digital, un po' di Unix, ho fatto il beta-tester di Win95 (lunga eh la strada?)
Il mio PC è comunque un'estensione delle mie capacità (di memoria, di calcolo, di riordino dati). Ma non potrà mai contenere la mia esperienza, cognitività e ancor meno la mia manualità
Vedo adesso i ragazzini di cui parlate (ho due nipotine dai pollici veloci) e ho imparato a vedere le differenze tra essi: Netta differenza tra coloro che pensano e sanno cosa c'è dietro allo schermo e quelli che si fermano ai pollici.
Disgraziatamente (per la società) la percentuale dei primi è dannatamente bassa
I secondi sono gli analfabeti dell'informatica (quasi letteralmente: fate loro scrivere con una penna su un foglio bianco e guardate la loro grafia).
molti di essi non sapranno neppure capire perché vengono respinti.
A volte serve più saper piantare bene un chiodo e sapere la differenza tra un tassello ed un un chiodo murato.
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