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Originariamente inviato da LMCH
A15 era un ARMv7 (32 bit con set d'istruzioni limitato dai flag di esecuzione condizionale, per quel che riguarda l'esecuzione out-of-order) era progettato per essere un ARM "più potente" (sempre restando nell'ambito mobile del periodo) e per quel che riguardava i consumi, gli Atom andavano a scontrarsi anche con i SoC basati su A7 e li le prendevano di brutto sotto quell'aspetto.
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Ma venivano polverizzati lato prestazionale, incluso l'A9 (l'A7 non c'era ancora all'epoca di quei test) che era parzialmente out-of-order.
Sì, erano ARMv7 a 32 bit, ma gli Atom erano x86 e non x64 (quindi col classico set d'istruzioni nato con gli 80386: appena 8 registri in totale, e quindi facendo uno spasmodico uso dello stack per le variabili temporanee. ARMv7, per contro, offriva 16 registri, esecuzione condizionale, e istruzioni a 3 operandi: vedi tu che differenza c'era).
Ne abbiamo già parlato in passato, e avevo anche riportato un articolo di Extremetech che analizzava questi processori sia dal punto di vista prestazionale sia dei consumi:
The final ISA showdown: Is ARM, x86, or MIPS intrinsically more power efficient?
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In Intel pensavano di contrapporre una singola linea di SoC contro una serie di linee distinte di SoC compatibili a livello di applicazioni tra loro ma che privilegiavano di volta in volta caratteristiche differenti e si è visto come è andata a finire.
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Sì, ma è andata finire così anche perché su mobile è accaduto, e accade, quello che specularmente è successo e succede su desktop: ARM s'è presa il mercato, ed è diventata dominante. Per cui Intel, come pure altri produttori di processori (IBM/Freescale & co. con PowerPC; Infineon con MIPS) che hanno provato a entrarci, è rimasta fuori nonostante gli enormi investimenti e i buoni prodotti (a mio avviso è stato stupido abbandonare proprio quando ormai aveva un prodotto, ApolloLake, molto competitivo anche lato consumi).
Il legacy. La retro/compatibilità.
Solita questione, insomma.
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Gli x86/64 possono ancora dire la loro, ma ora i produttori di chip ARM stanno iniziando a prendere di mira settori dominati da x86/64 ed Intel non sembra avere una strategia migliore se non sperare che la retrocompatibilità con le applicazioni x86 sia una feature ancora irrinunciabile in quei settori.
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Vedi sopra. Lato server, dove si sente di gran lunga mano la questione legacy, sono anni che ci provano, ma non sono riusciti a entrare lo stesso, tanto che qualche mese fa c'erano voci che circolavano e che dicevano che Qualcomm starebbe valutando di rinunciare al mercato server dopo tutti gli investimenti che ha fatto.
Evidentemente non è solo questione di legacy.