Non sto dicendo questo, ma parliamoci chiaro queste sono le tipiche class action americane che non hanno senso di esistere.
Siamo d'accordo che sono di uso comune, ma essendo senza un costo "monetario" è chiaro che in qualche modo devono trarne guadagni.
Il GDPR prevede che il cliente sia informato di come vengono trattati i dati, e che ne dia il consenso. Non dare il consenso, per certi tipi di servizi può comportarne la non fruibilità.
Se invece lo vuoi usare e dai il consenso, approvi il modo con cui trattano i dati. Se ancora ci ripensi e non vuoi più usarlo e desideri essere cancellato, il servizio/società che te lo fornisce deve essere in grado di eliminare tutte le tue tracce che ha immagazzinato. Se riescono a far questo non vedo di cosa lamentarsi. O si usano così o si usano alternative (che esistono).
Io uso sia google che facebook, so bene che ricerche e abitudini vengono memorizzate, mi rendo anche conto che sono a fini statistici e commerciali. Ma il problema in realtà qual'è? A me non da noia se mi propongono cose più attinenti alle mie ricerche, anzi tanto meglio, in ogni caso io faccio di testa mia. Se collezionano i dati di come mi sposto abitualmente, i tempi che ci impiego le ore a cui vado, di certo non è per sapere i fatti miei, ma magari per migliorare le indicazioni del traffico di maps, oppure la guida autonoma e così via. Se ti dicono quali dati trattano, come vengono tenuti e utilizzati, sei libero di accettare o meno.
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Things are going to change
Trattative concluse positivamente con molti utenti sul forum (non ci stanno più in firma!)
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