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Originariamente inviato da !fazz
per me l'idea invece è vincente (non in ambito supercar ma anche per vetture tradizionali)
l'ibrido seriale, perchè è di questo che si tratta è imho il miglior sistema ibrido che si può utilizzare
questo perchè escludendo le accelerazioni le richieste energetiche di un auto a regime costante sono di molto inferiori (qualche decina di cavalli, adesso non mi ricordo il valore esatto).
Avere un generatore elettrico tarato su quel valore di potenza con un motore che gira a regimi ottimali costanti permette di ridurre i consumi di carburante mentre le richieste energetiche per le accelerazioni vengono gestire dalla batteria che agisce da tampone e che si ricarica durante le frenate e i fermi del veicolo
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mmm si ma l'efficienza di conversione va aggiunta l processo. insomma hai energia meccanica la trasformi in elettrica che accumuli per ritrasformarla in meccanica. forse sui treni ha un senso (tanti cavalli tanta coppia ingestibili su un motore a combustione interna) ma su un auto credo che l'approccio ibrido sia nettamente migliore, dove l'elettrico serve allo spunto e per alleggerire il carico al meccanico a velocit'a costante. o discuterei sul perchè non ci siano ibridi a turbina, se a regime costante i cavalli ( ma direi la coppia) sono veramente così bassi. ilproblema del motore a tuirbina è che non è affatto meccanicamente "elastico".