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Originariamente inviato da lemuel
Ma almeno 'ste CPU, le sappiamo fare in modo che nessuno ci possa ficcare dentro un codice malevolo?
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Domanda senza senso e che dimostra la tua ignoranza nel settore.
Nessuna CPU e' priva di bug, tanto per cominciare.
Per quanto concerne Meltdown, nessuno ficca codice malevolo. Anzi, proprio la presenza di codice che tenta di accedere ad un indirizzo di memoria riservato e' cio' che fa generare un'eccezione alla CPU, la quale fa quello che dovrebbe fare.
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Originariamente inviato da lemuel
Ovvero, perché una CPU deve avere perfino un "firmware" o altra robaccia del genere, da contagiare o inoculare con qualche riga di codice?
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Una CPU moderna ha qualche funzionalita' in piu' rispetto ad una del 1980, direi...
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Originariamente inviato da lemuel
Ma allora dov'è 'sta "sicurezza" tanto bramata, come l'acqua nel deserto al viaggiatore disperso da un mese?
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L'utente brama le prestazioni, e lo si nota ogni volta in cui viene presentata una nuova CPU, con tutti pronti a scagliarsi per un misero +5%. Per raggiungere tali prestazioni, dato che non si puo' certo stravolgere l'ISA, si cercano dei workaround. Che, ovviamente, potrebbero introdurre delle falle, anche se nel caso specifico e' davvero un estremo.
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Originariamente inviato da lemuel
E che dire poi dei sistemi operativi, che in tutto ciò si affannano a dare una mano alla cara "amica" Intel, con 'ste famose "patch", che a casa mia 60 anni fa si chiamavano "le pezze al culo"?
Ma davvero vogliamo credere che non esista affatto un qualcuno "cui prodest", cioè al quale tutto questo non porti vantaggi nascosti?
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Non sono "pezze al culo", sono, appunto, patch. Ossia, PER ME, il motivo principale per cui esistono gli aggiornamenti. E gli sviluppatori di sistemi operativi sono ben felici gli strumenti messi a disposizione dall'hardware, workaround compresi.
Per il resto, Torvalds parla giusto per elevarsi a mente superiore, come se il "suo" kernel fosse esente da bug e fosse un gioiellino di ingegneria del software. Proprio lo stesso Torvalds di Transmeta, tra l'altro.