La parola "pensiero" è un po' fuorviante.
Qusti sistemi semplicemente associano dei pattern di attività elettrica rilevabile a livello della cute a delle risposte (virtuali in questo caso).
Ma il fatto che si usi l'attività presente sulla testa, frutto quindi della sottostante corteccia, è sostanzialmente una scelta arbitraria.
In sostanza, non c'è alcun collegamento di significato fra ciò che si pensa e l'effetto che si ottiene.
Sarebbe la stessa identica cosa se si sfruttassero allo scopo altre parti del corpo capaci di modulare un segnale elettrico sulla cute.
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